Le ultime novità ad oggi 9 gennaio 2018 sulla riforma Pensioni 2018 giungono dalle ultime dichiarazioni di Cesare Damiano, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera. Cesare Damiano riporta le dichiarazioni di Stefano Scarpetta, il Direttore del Dipartimento affari sociali dell’OCSE, dicendosi d'accordo solo parzialmente sul suo intervento concernente le pensioni. Cesare Damiano prosegue elencando quali potrebbero essere gli obiettivi raggiungibili in campo previdenziale al netto delle campagne elettorali che in questi giorni hanno portato al centro del dibattito televisivo e dei programmi il tema pensioni.

Ultime news Riforma Pensioni, Cesare Damiano vs Ocse: falso clamoroso, le pensioni non incidono eccessivamente sul Prodotto Interno Lordo

Scarpetta, scrive Damiano nel suo comunicato stampa, conferma da un lato la sostenibilità del nostro sistema pensionistico e dall'altro l'inadeguatezza degli importi degli assegni pensionistici, su questi due punti vi è completo accordo. Infatti, ricorda, di aver introdotto, quando era ministro, sia la quattordicesima mensilità per i pensionati meno abbienti, quanto di aver cercato di migliorare il sistema di indicizzazione. La cosa su cui si trova in disaccordo, invece, concerne la tesi che la spesa pensionistica italiana continui ad incidere eccessivamente rispetto al Pil (prodotto interno lordo).

Per il Presidente della commissione Lavoro alla Camera non è vero che la percentuale sarebbe doppia rispetto agli altri paesi, ma semplicemente i dati sono distorti. Bisognerebbe, per prima cosa, e qui chiama in causa l'Istat, correggere il dato detraendo il costo dell’assistenza e il peso delle tasse sulle pensioni. Una cifra molto alta che si aggira sui quaranta miliardi ogni anno.

Solo con i dati così corretti si scoprirebbe che in realtà la nostra spesa previdenziale non si allontana molto da quella degli altri Paesi appartenenti all'OCSE. Sarebbe bene, vista la campagna elettorale in corso, precisa Cesare Damiano, evitare che il capitolo previdenza venga inserito tra due fuochi. Da un lato bisognerebbe evitare tutti quelli che vorrebbero ricalcolare gli assegni in essere; dall’altro, bisognerebbe evitare chi punta soprattutto all’abolizione della legge Fornero, che il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera considera solo come un mero slogan elettorale, ma che a conti fatti, risulta insostenibile e irrealizzabile, almeno nel breve periodo.

Meglio proporre soluzioni realistiche, ecco i dettagli.

Pensioni 2018, quali obiettivi perseguibili realmente?

Cesare Damiano passa poi, nella parte conclusiva del suo comunicato stampa, ad elencare gli obiettivi che, al netto della campagna elettorale, sarebbero realmente perseguibili da un Governo sul comparto previdenziale. Tra questi suggerisce la prosecuzione dell'opera di correzione della Fornero, che a suo dire, è comunque già ampiamente avvenuta nell'ultimo periodo, anche se i cittadini non se ne sono pienamente convinti.

L'operazione di miglioria, secondo Cesare Damiano, potrebbe proseguire con:

Realizzazione di nuove salvaguardie per mettere finalmente la parola fine al capitolo esodati

• La prosecuzione di Opzione Donna anche per il 2018-2019

• La resa strutturale dell'APe sociale e l'introduzione a regime di quella volontaria

• Una pensione contributiva di garanzia che vada a tutelare i giovani

• Allargare la platea dei lavori gravosi, oltre alle quindici categorie già introdotte, che permettano di accedere all’APe sociale e di stoppare l'incremento dell’età pensionabile.

Cosa ne pensate? Ha ragione Cesare Damiano?