Arrivare al più presto possibile alla firma del nuovo Contatto Collettivo Nazionale di Lavoro per i settori Sanità ed Enti locali del triennio 2016-2018. Così il documento sottoscritto questa mattina in Emilia Romagna dal presidente regionale Stefano Bonaccini e dai rappresentanti a livello regionale dei sindacati Fp Cgil Mauro Puglia, Cisl Fp Roberto Pezzani e Uil Fpl Paolo Palmarini. Tutto mentre i lavoratori erano in presidio davanti alla Regione Emilia Romagna. Si moltiplicano le manifestazioni dei lavoratori nel comparto del pubblico impiego.

"Uscire dall'impasse"

Nel documento si evidenziano ritardi e l’impasse e ci si impegna a rimuovere i cavilli di carattere tecnico e politico che hanno fin ad ora impedito il rinnovo del contratto nazionale.

Il governatore regionale ed i sindacalisti hanno fatto accenno nel documento al placet all'atto di indirizzo integrativo delle funzioni locali del ministero dell'Economia che rimuove l’ultimo ostacolo tecnico alla procedura, circostanza che farebbe ben sperare per lo sbocco della vicenda. Chiesto inoltre dai segretari nazionali un incontro con il ministro Marianna Madia. Prosegue la stagione dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali non senza difficoltà.

"Vogliamo il contratto subito"

Al grido di “contratto subito” è intervenuto sulla vertenza anche il sindacato europeo European Public Service Union (Epsu). Trascorsi otto anni – ha commentato Jan Willem Goudriaan dell'Epsu - senza contratto e a quattordici mesi dall'accordo quadro del settore non è più giustificato un ritardo nella sottoscrizione del nuovo contratto.

Analoghi presidi si sono tenuti oggi a Genova in occasione di una riunione alla Regione Liguria. In questa regione i lavoratori interessati sono più di cinquantamila. Un presidio si è tenuto anche Torino, in piazza Castello, sotto la sede della Regione Piemonte. I lavoratori nel capoluogo piemontese hanno anche protestato per la crescita del lavoro precario, per il blocco del turn-over evidenziando inoltre l’incremento dell'età media del personale.

Il governatore Sergio Chiamparino e il vicepresidente regionale Aldo Reschigna hanno sottoscritto l’appello dei sindacati per lo sbocco immediato delle contrattazioni. In Liguria sono interessati sedicimila lavoratori. Un presidio si è tenuto inoltre questa mattina a Roma sotto il ministero della Funzione Pubblica.