Alla base dell'assemblea tenutasi ieri, 5 febbraio 2018, all'Auditorium "Don Orione", in via Pacinotti, 49, a Palermo, che ha coinvolto le sigle Fp cgil, Cisl fp e uilpa, è stata la fase di firma conclusiva dell'ipotesi di accordo sul C.C.N.L. (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) riguardante le funzioni centrali della P.A. (Pubblica Amministrazione).

Una risoluzione possibile

L'incontro ha coinvolto un vasto numero di dipendenti della P.A. che, intervenendo attivamente, hanno determinato il nascere di spunti di riflessione sulla velocizzazione dei tempi di rinnovo dei prossimi contratti, la cui scadenza è prevista a fine 2018, e l'utilizzo di maggiori risorse economiche per fronteggiare tali esigenze.

Dall'assemblea, presieduta da segretario di Uilpa Sicilia, Alfonso Farruggia, introdotta dalla relazione di Giuseppe Barone (Cisl Fp Sicilia), è emerso il senso di soddisfazione da parte dei sindacati per il raggiungimento di un obiettivo che richiedeva risoluzione da circa 8 anni.

Secondo lo stesso Farruggia, è importante ripartire velocemente con la contrattazione per restituire la giusta dignità ai lavoratori impegnati nella pubblica amministrazione per proiettare verso il futuro tutte le funzioni amministrative centrali, quali quelle degli enti, pubblici e non economici, dei ministeri e delle agenzie fiscali, in quanto fulcro di funzioni volte ad assicurare legalità e democrazia alla collettività.

L'aumento medio di € 85,00, rappresenterebbe per Farruggia non tanto un passo economico importante, bensì di un passo avanti verso scelte che riconscano il ruolo delle funzioni sindacali, in contrapposizione con le nefaste soluzioni operate dalla riforma Brunetta in poi. Scelte che, sempre secondo Farruggia, hanno letteralmente mortificato il lavoratore della P.A., e, di conseguenza, anche l'utente che si trova ad interfacciarsi con la realtà del pubblico impiego.

La conclusione dei lavori dell'assemblea, è stata affidata al segretario Salvatore Chiaramonte (Fp Cgil). L'ipotesi contrattuale, presentata in apertura, ha ricevuto l'approvazione, a maggioranza, da parte dei lavoratori e ha ricevuto solo 4 voti contrari.

Un accordo siglato, dunque, per rappresentare una nuova impostazione strutturale che diventi per i lavoratori della pubblica amministrazione, ma soprattutto per i cittadini fruitori dei servizi offerti dalla stessa, un'opportunità di incontro e reciproca collaborazione attiva.