Arrivano novità dalla nota operativa della Covip per l'uscita con le Pensioni anticipate a partire dai 57 anni oppure con quota 61,7. Nel dettaglio, si potrà fare ricorso alla rendita integrativa anticipata (Rita), la formula di uscita anticipata che garantisce l'erogazione di un sostegno economico calcolato su quanto il contribuente abbia versato nei fondi pensionistici. Il sostegno durerà fino alla maturazione della pensione di vecchiaia. Rispetto a quest'ultima, si potrà andare in pensione anticipata con cinque o, addirittura, con dieci anni di anticipo, ma la condizione essenziale è la cessazione del lavoro (disoccupazione o fine attività).

Infatti, la rendita integrativa anticipata, secondo quanto prevede l'ultima nota della Covip (circolare numero 888 del 2018), potrà essere richiesta, a seconda dei requisiti, cinque anni prima della pensione di vecchiaia (a quota 61,7 anni) oppure 10 anni prima, garantendo l'uscita con pensione anticipata a quota 57 anni.

Pensione anticipata e pensioni di vecchiaia 2018: uscita Rita, requisiti

In una prima ipotesi, per la pensione anticipata a quota 61,7 anni è necessario aver cessato l'attività lavorativa, maturare la pensione di vecchiaia entro 5 anni, possedere almeno 20 anni di contributi e aver versato almeno 5 anni nel fondo della pensione privata integrativa. Nella seconda ipotesi, con pensione anticipata a 57 anni e dunque con 10 anni di anticipo sulla pensione di vecchiaia, l'inoccupazione dovrà durare da oltre 24 mesi.

Pur non essendo una vera e propria pensione, la Rita anticipata permette di poter ottenere una rendita temporanea dal fondo di pensione dove si è versato. Introdotta con la pensione anticipata Ape social, la recente legge di Bilancio 2018 ha inserito delle novità. Innanzitutto rendendo questa formula di uscita come strutturale.

Il requisito della disoccupazione o dell'aver cessato l'attività lavorativa, secondo quanto si legge dalle indicazioni della Covip, è fondamentale, in attesa di arrivare all'età necessaria per maturare la pensione di vecchiaia. Dunque, si tratta di un sostegno finanziario negli anni precedenti all'età di 66 anni e sette mesi richiesti, fino alla fine del 2018, per la pensione di vecchiaia.

Uscita nel 2018 con pensioni anticipate o Rita: ultime novità pensioni di vecchiaia

I requisiti per l'uscita con la pensione anticipata Rita dovranno essere posseduti nel momento in cui si presenti la domanda. Ed è proprio sulla domanda e sulla certificazione dei requisiti necessari per la rendita anticipata Rita che arrivano ulteriori novità. Infatti, spiega il quotidiano Italia Oggi, fino alla fine del 2017 era l'Inps ad emettere la certificazione dei requisiti, come avviene per le altre formule di pensioni anticipate. Nel 2018 si potrà far riferimento all'Eci, l'estratto conto integrato che si può ottenere dal sito dell'Inps. Sugli anni di anticipo per l'uscita occorrerà sempre considerare la pensione di vecchiaia: infatti, le pensioni anticipate Rita a quota 57 anni o a quota 61,7 (nel caso in cui gli anni di anticipo siano cinque) sono delle formule di uscita rispetto agli anni mancanti alla vecchiaia.

Come precisato dalla Covip non si potranno prendere in considerazione questi requisiti per l'uscita con altre formule di pensioni anticipate. Conseguentemente, dal 1° gennaio 2019, l'anticipo di 5 o di 10 anni dovrà essere calcolato su quota 67 anni, età richiesta per l'uscita con le pensioni di vecchiaia.