Quanto costa andare in pensione anticipata con uscita Ape, ovvero l'anticipo pensionistico volontario a partire dai 63 anni? Uno studio condotto dall'Istituto specializzato Progetica sul costo del prestito pensionistico per le Pensioni anticipate mostra, con varie simulazioni, qual è il costo in termini di assegno di pensione per usufruire dell'uscita anticipata. Infatti, Progetica ha svolto vari calcoli prendendo in esame le pensioni anticipate dei più prossimi all'uscita, ovvero i nati dal 1953 al 1955. La pensione anticipata con Ape volontario permette l'uscita a chi ha raggiunto i 63 anni di età attraverso un prestito pensionistico che dovrà essere restituito quando verrà maturata la pensione di vecchiaia, fino al 2018 fissata all'età di 66 anni e sette mesi.

Dalla pensione di vecchiaia, il contribuente dovrà restituire per venti anni l'anticipo sulla pensione con rate mensili che verranno decurtate proprio dalla pensione e dietro pagamento di tassi di interesse sull'anticipo ottenuto.

Ultime pensione anticipata 2018 e pensioni di vecchiaia: novità oggi Ape, quanto costa?

Proprio il costo delle pensioni anticipate con Ape volontario sono stati svelati nei giorni scorsi dall'Abi che ha reso pubbilci i tassi di interessi sia in fase di erogazione del prestito pensionistico (del 2,838%) che nel periodo di ammortamento (del 2,938%). A questi tassi di interesse si arriva a determinare il Taeg, ovvero i tassi di interessi più le spese accessorie. Il costo percentuale varia da 5,89 a 6,23 e dipende da quanti mesi di anticipo si richiedono per andare in pensione anticipata.

Più mesi si richiedono, più il Taeg sarà basso e viceversa. Ma occorre considerare che le detrazioni fiscali previste per le pensioni anticipate con Ape coprono la metà degli interessi, pertanto i tassi scendo a 1,47% per gli interessi e a 3,3% per il Taeg. Su queste percentuali, Progetica ha effettuato tre rilevazioni di uscita con pensione anticipata Ape sui nati dal 1953 al 1955, ovvero su contribuenti che ad oggi hanno dai 63 ai 65 anni.

Chi l'età di 63 anni appena compiuti (data di nascita 1° febbraio 1955) e uno stipendio di duemila euro netti, andrebbe in pensione di vecchiaia a 67 anni e due mesi con un assegno di 1.601 euro. Chiedendo la pensione anticipata Ape al 75% di anticipo per 50 mesi, riceverà la pensione anticipata nel periodo fino alla vecchiaia dimezzata, ovvero di 1.040 euro (960 euro in meno).

Dall'età della pensione anticipata si otterrà di pensione netta 1.088 euro. La differenza, tra il ricorso alla pensione anticipata con Ape e l'attesa della pensione di vecchiaia è di 513 euro mensili. Solo alla restituzione del prestito, a 87 anni e 2 mesi, la pensione anticipata con Ape crescerà fino a 1.387 euro, rispetto ai 1.601 euro della pensione di vecchiaia. La differenza, in questo caso, dipende dai minori contributi versati andando in pensione anticipata e dalla maggiore speranza di vita che ha il contribuente che esce prima da lavoro. Il costo medio per ogni anno di anticipo si attesta sul 5,17 per cento.

Pensioni di vecchiaia e pensioni anticipate: calcolo decurtazione pensione

Chi è nato nel 1954, con una reddito attuale di 2.000 euro e una pensione prevista di 1.558 euro senza ricorso alla pensione anticipata, con l'Ape riceverà subito 1.054 euro, con anticipo di 38 mesi e richiesta del 75%.

Alla maturazione della pensione di vecchiaia, a 67,2 e finito il periodo di anticipo, la pensione cresce a 1.175 euro. La differenza è ampia anche in questo caso: in meno si avranno 383 euro nel periodo di anticipo e 152 euro alla fine del pagamento del debito. Infine, chi è nato nel 1953, con una pensione di vecchiaia a 67 anni prevista di 1.508 euro, chiedendo la pensione anticipata per 24 mesi e 80% di anticipo, avrà una decurtazione di 860 euro di pensione anticipata (subito 1.140 euro). La pensione crescerà a 1.267 euro nel periodo di restituzione dei prestito (nei 20 anni) e a 1.425 euro a 87 anni. Meno sono i mesi di anticipo con Ape, più è sottile la differenza con la pensione di vecchiaia.