L’ape volontaria è ormai un’opportunità vigente, online il sito dell’Inps che permette ai cittadini di provare a vedere se il rateo a cui dovranno sottostare converrà o meno. Ricordiamo infatti che la pensione anticipata con l’ape volontaria è una possibilità di uscita dal mondo del lavoro ma è a totale carico del lavoratore, che dovrà dunque accendere un vero e proprio prestito per poter andare in quiescenza un massimo di 3 anni e 7 mesi prima.

Per poter accedere a quella che da molti è stata definita ‘l’ultima spiaggia’ servirebbero in realtà 20 anni di contributi, il problema è che devono essere stati versati, per essere valevoli alla fine della domanda, tutti nella stessa gestione separata.

Pensioni, Ape volontaria: 20 anni valgono solo nella stessa cassa previdenziale

Chi possiede anche 30 anni di contributi versati, ma in 2 o più differenti casse previdenziali, non può cumularli gratuitamente e dunque non potrà beneficiare dell’ape volontaria.

Un paradosso all’Italiana se si considera che da poco è entrata in vigore la tanto sospirata legge che consente il cumulo gratuito dei contributi. Una situazione a cui hanno dovuto sottostare anche gli esodati e le donne che optavano per opzione donna per i quali il cumulo non è gratuito. Ora considerando che l’ape volontaria è a totale carico del lavoratore questo ulteriore paletto risulta davvero di difficile comprensione. Un paletto che si aggiunge a quello relativo alla cifra pensionistica necessaria per poter accedere alla pensione e alla necessità di non avere debiti superiori al 30% della richiesta.

Ape volontaria, novità sui requisiti: difficoltà per chi ha un mutuo e ha una pensione bassa

Per poter accedere a questa forma di flessibilità in uscita, il primo vincolo è quello anagrafico, il richiedente dovrà almeno avere, in linea con l’ape sociale, 63 anni d’età. Necessario avere almeno 20 anni di contributi versati, ma nella stessa gestione.

Una soglia minima di pensione, al netto della rata di ammortamento per il prestito superiore o pari a 1.4 il trattamento minimo, 702.64 euro. Non si possono avere posizioni debitorie aperte superiori al 30% della prestazione futura. Ci ha un mutuo prima casa potrebbe rischiare di vedersi respinta dalla banca la richiesta di pensione anticipata. Insomma, in sintesi, l’ape volontaria, pur essendo a carico del richiedente, e l’ultima spiaggia, non è comunque una soluzione alla portata di tutti.