L'assegno di ricollocazione è un contributo erogato dallo Stato per i centri dell'impiego al fine di reinserire i disoccupati. L'assegno entra in vigore dai primi di aprile, ma cerchiamo di capire in cosa consiste nel prosieguo dell'articolo.

Come funziona l'assegno?

L'assegno di ricollocazione è un contributo rivolto ai disoccupati e vuole mirare al reinserimento di ex lavoratori. In particolar modo spetta a ex-lavoratori dipendenti che sono disoccupati da quattro mesi che percepiscono il sussidio Naspi. Il fattore molto importante è che l'assegno non viene percepito dal lavoratore ma viene dato al centro dell'impiego e alle agenzie interinali che seguono la persona nel suo percorso di reintegro.

Questo contributo non ha una cifra fissa ma varia dai 250 ai 5000 euro, dipende dal contratto e dal tipo di lavoro che la persona in questione è riuscita a trovare. Possono usare questo decreto:

  • i lavoratori a rischio disoccupazione: quelle persone che per chiusura dell'azienda rischiano di perdere il lavoro
  • i lavoratori disoccupati parziali: i soggetti che hanno un reddito talmente inferiore da non poterlo nemmeno dichiarare.

Come richiederlo e per quanto tempo si può usare?

Il disoccupato può chiedere questo sussidio volontariamente collegandosi al sito internet: Anpal.gov.it oppure recandosi presso l'ente in questione che si occupa del suo reinserimento nel mondo del lavoro. Il titolare di questo beneficio inizia il suo percorso di formazione e l'assegno vale per 6 mesi potendo chiedere un'ulteriore proroga di 6 mesi.

Per avere questo contributo l'ente deve trovare un contratto di assunzione a tempo indeterminato. Questo reddito non costituisce un'imponibile in quanto è un aiuto per il lavoratore, se in questo periodo il disoccupato non trova lavoro o non segue un percorso di formazione sono previste delle sanzioni che vanno dalla decadenza di tale prestazione, sospensione e decurtazione delle somme erogate.

Una volta assunto il datore di lavoro deve procedere all'invio telematico di tale comunicazione e il fascicolo deve essere disponibile agli enti che vogliono consultarlo. Le domande devono essere presentate tramite il servizio telematico, in caso di problemi basta collegarsi al sito internet dove si è presentata la domanda o chiamando il numero 800000039. Un'opportunità da non sprecare che permette il reinserimento nel mondo del lavoro.