Per il governo italiano è un periodo difficile poiché i risultati delle elezioni sono davvero incerti, i problemi da fronteggiare tanti e il governo che si sta provando a formare mina le basi dell'Europa, che potrebbe crollare da un momento all'altro per via dell'Italia. Uno degli argomenti maggiori, usati come cavallo di battaglia per la propaganda Politica del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord era stato la promessa di eliminare la Legge Fornero, che prevedeva l'aumento dell'età pensionabile e l'adeguamento delle Pensioni rispetto all'attuale aspettativa di vita.
Le promesse fatte potrebbero però risultare vane poiché la Legge Fornero sarebbe intoccabile per via di alcuni problemi di natura economica e finanziaria, secondo quanto ha affermato Tito Boeri. Andiamoli a vedere insieme quali sarebbero questi problemi.
Boeri dice "No!" all'abolizione
Tito Boeri, l'attuale presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, afferma che sarebbe impossibile, a prescindere dalle promesse fatte dai partiti politici che hanno ottenuto la maggioranza durante le ultime elezioni, abolire la Legge Fornero, poiché costerebbe troppo. Il debito pensionistico aggiuntivo che scaturirebbe dall'eliminazione della Legge sulle pensioni sarebbe di 90 miliardi di euro, troppo per uno stato economicamente non forte come l'Italia.
Il Movimento 5 Stelle sembra essersi arreso all'evidenza dei fatti, mentre Matteo Salvini, della Lega Nord, ha affermato di voler continuare a combattere per l'abolizione della Legge Fornero.
APE (Anticipo Pensionistico) sociale e Lavori Usuranti
Il lavoro sulle pensioni che aspetta il prossimo parlamento sarà davvero oneroso.
Infatti il primo argomento da dibattere sarà la stabilizzazione dell'Ape Sociale, ovvero l'Anticipo pensionistico per alcune categorie di lavoratori. Fra i lavori usuranti sono state invece inserite le maestre d'asilo e d'infanzia escludendo le altre categorie di docenti. Oltre alla Legge Fornero un ipotetico governo Salvini avrebbe anche intenzione di abolire la Buona Scuola.
L'opinione pubblica sta invece lamentando che il reddito di cittadinanza, un altro cavallo di battaglia per l'elezione del Movimento 5 Stelle, come riporta il "Secolo XIX" sia totalmente scomparso dalle parole di Luigi di Maio, il leader del partito. Non ci resta adesso nient'altro se non aspettare la formazione del nuovo governo e la notizie dal mondo della politica.