Disoccupazione crescente, crisi economica e difficoltà a centrare i requisiti per le Pensioni sono argomenti all'ordine del giorno. La politica discute se e come riformare un sistema che già oggi è assai rigido e che per i giovani che non trovano occupazione diventerà assai pià penalizzante. In attesa di buone novelle dal Governo che si sta organizzando dopo le elezioni, milioni di italiani sono alla ricerca di soluzioni previdenziali tali da consentirgli di andare in pensione. Numerosi siti e media qualche giorno fa anno dato risalto nuovamente al Fondo Casalinghe che permette anche agli uomini di avere un'occasione previdenziale che pochi conoscono.
Fondo Casalinghe aperto all’Inps 1° gennaio 1997 e destinato a soggetti che svolgono lavori derivanti da responsabilità familiari, senza obbligo di subordinazione e naturalmente non retribuiti. Il primo passo da fare è iscriversi ed iniziare a versare contributi in questo fondo. La domanda di adesione al fondo viene accolta dall’Inps tranne nei casi in cui ci siano situazioni considerate “ostative”. Nessuna distinzione di genere perché per la misura non vi è alcun accenno all’utilizzo esclusivo del fondo per le sole donne. In parole povere anche i maschi senza lavoro e senza contributi versati possono versare contributi per la loro futura pensione. Infatti questo fondo da diritto alla pensione e addirittura con qualche vantaggio in termini di età rispetto alla stragrande maggioranza dei lavoratori.
Il fondo
Dal momento dell’iscrizione il soggetto potrà iniziare a versare contributi al fondo. I versamenti sono liberi, cioè non c’è un tetto massimo da seguire. L’unico vincolo è che per vedersi accreditare un mese intero di contributi occorre versare almeno 25,82 euro al mese. Per ottenere l’equivalente di un anno intero di contributi pertanto, gli interessati sono chiamati a versare 310 euro all’anno.
Nessun vincolo e nessun obbligo dopo l’iscrizione al fondo perché i soggetti interessati possono versare quando e come vogliono e l’Inps a fine anno calcolerà i soldi versati trasformandoli in mesi di contribuzione accreditata.
Requisiti per l’iscrizione
In primo luogo per iscriversi al fondo tutti i richiedenti non devono avere altre pensioni erogate o essere assunti come lavoratori dipendenti o essere lavoratori autonomi.
In pratica non ci devono essere rapporti che prevedono l’obbligo di iscrizione all’Inps o ad un altro organismo previdenziale. Il fondo dunque è accessibile solo a coloro che senza vincoli di lavoro subordinato e senza essere retribuiti, svolgono lavori di cura della propria casa e della propria famiglia. Resta necessario comunque l’iscrizione all’Ente per gli infortuni sul lavoro, l’Inail.
Le possibilità di pensione
L’iscrizione Inail è importante perché per esempio, in caso di disabilità, bastano 5 anni di contribuzione al fondo per il diritto alla pensione di inabilità. Sempre con il versamento minimo dei 5 anni, il Fondo da diritto alla pensione di vecchiaia al compimento del 57° anno di età.
Altro fattore importante per vedersi riconoscere la pensione da questo particolare fondo è l’importo dell’assegno previdenziale che si va a percepire. Infatti, l’assegno verrà erogato già al 57° anno di età, solo se il suo importo sarà pari o superiore ad 1,2 volte l’assegno sociale. Questo vincolo sparirà nel momento in cui una persona iscritta al fondo arrivi a 65 anni.