Dopo gli aggiornamenti su tutte le ‘faq utili’ per la scelta delle 30 scuole fino al 13 aprile (ore 14.00) 2018, relativi anche alla ipotesi di mancata presentazione del modello D3, ecco un’altra bella notizia che riguarda tutto il personale Ata rilasciata recentemente dal Miur (Ministero dell'istruzione). Per tutto il personale Amministrativo nel mondo della Scuola e non solo, arrivano assunzioni a tempo indeterminato. Più in particolare sarebbero circa 8.000 le unità che si libereranno in autunno, nel mese di settembre, cui vanno aggiunti i posti già vacanti e i prossimi pensionamenti, che si concentrano prevalentemente nel settentrione.
Tutti i collaboratori scolastici, gli amministrativi, i tecnici vedranno aprirsi nuove opportunità lavorative.
10000 posti per il personale Ata: ecco dove
Secondo quanto pubblicato dal quotidiano online Italiaoggi, dopo la pubblicazione delle graduatorie permanenti (ATA 24 mesi) si dovrebbe sapere il numero esatto della nuove assunzioni. Tali nuove immissioni sono previste in tutta Italia da nord a sud, con la Lombardia che è al momento la regione italiana con il più alto tasso di pensionamenti da settembre 2018. La domanda di partecipazione per ogni specifico profilo dovrà essere inviata esclusivamente con modalità telematiche, entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del relativo bando.
A breve ci sarà poi l'avvio alle domande di mobilità e anche questo comporterà dei movimenti nelle assunzioni del personale ATA all'interno delle scuole. Le immissioni in ruolo in ruolo sono quindi ancora tante dopo ultimo concorso Ata 24 mesi finalizzato alla formazione di graduatorie provinciali. Tutte le scuole entro il 20 marzo pubblicheranno i relativi bandi cui può partecipare il personale ATA non di ruolo con un’anzianità di almeno due anni di servizio e quindi titolare di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
Non resta quindi che aspettare il 20 marzo, anche in virtù del fatto che le immissioni in ruolo e le supplenze avverranno entro l’estate, quindi a luglio o agosto. Ad essere rilevante poi sarà la distribuzione territoriale, proprio per stabilire se il ruolo può arrivare quest’anno o nel 2019.
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