Le ultimissime novità al 16 aprile 2018 sulle pensioni anticipate arrivano direttamente da Tito Boeri, il Presidente dell'Inps (Istituto Nazionale previdenza sociale), che si è espresso nuovamente sulla riforma previdenziale negli studi di 'Mezz’ora in più', la trasmissione di Rai 3 di Lucia Annunziata. Intervistato si è detto contro l’abolizione totale della riforma Fornero che creerebbe solo problemi di sostenibilità e peserebbe sulle nuove generazioni, e a favore invece dell’abolizione dei privilegi dei parlamentari. Facendo dunque un passo avanti verso il programma dei Parlamentari 5 stelle, per poi invece criticare aspramente, sempre nel corso dell’intervista, il reddito di cittadinanza.

Vediamo le sue parole sui tre punti in oggetto.

Pensioni anticipate, no abolizione Fornero e no quota 100 e 41: troppo care

Il Presidente dell’Inps si è detto nel corso dell’intervista contrario all’abrogazione dell’attuale sistema previdenziale che ha permesso e permetterà notevoli risparmi nelle casse dello Stato, l’unica cosa su cui si dovrebbe da subito agire è lo stop dei privilegi dei parlamentari, La loro pensione, ha detto, dovrebbe essere calcolata esattamente come quella di tutti i cittadini. Ha spiegato Boeri che se si uniformassero le Pensioni dei parlamentari a quelle dei normali cittadini si potrebbero da subito ottenere risparmi per 150 milioni di euro. Poi ha aggiunto che anche la quota 100 e 41 senza paletti sarebbero assolutamente insostenibili.

“Le proposte, ha detto, secondo le nostre stime sarebbero ancora più costose e potrebbe costare 105 miliardi di debito pensionistico”.

Riforma pensioni, Boeri: contro i privilegi dei poteri forti

Boeri ha spiegato di aver anche scritto all’Ufficio di Presidenza della Camera per sollevare un intervento sul tema dei privilegi dei parlamentari, ma di non aver ottenuto alcuna risposta a riguardo.

Per questa ragione, dice Boeri, sarebbe ora, visto che la nuova legislatura pare andare in questa direzione, che venissero forniti i dati sui contributi reali versati dai parlamentari al fine di poter calcolare le loro pensioni, come si fa per tutti gli altri cittadini. Non sarebbe solo una questione di etica, fa intendere Boeri, ma proprio di risparmi.

Pensioni 2018 e riforma: no al reddito di cittadinanza

Poi dopo l’elogio al Movimento 5 Stelle per voler intraprendere questa strada di riduzione dei privilegi, arriva altresì una critica nei confronti dell’altra misura cardine del programma 5 Stelle, ossia il reddito di cittadinanza. Per Boeri non solo i costi sarebbero troppo esosi , ma suo modi di vedere, sarebbe anche un disincentivo a lavorare. Per il presidente dell'Inps, invece, sarebbe più opportuno potenziare il Rei: "Portando nuove risorse al reddito di inclusione, circa 4 miliardi in più, riusciremmo ad aiutare tutte le persone in difficoltà". Voi cosa ne pensate delle parole di Boeri?