Le ultime novità sulle Pensioni al 7 maggio 2018 giungono dalle dichiarazioni rilasciate dagli esponenti chiamati alle ultime consultazioni da Mattarella. Luigi di Maio, intervistato da Lucia Annunziata a 'Mezz'ora in Più', si è detto disponibile a lasciare la posizione da premier (se Salvini farà altrettanto) pur di far salire al Governo un Presidente del Consiglio nominato da un accordo tra Lega e M5S. Un governo che si preoccupi di 3 punti cardini: abolire la Riforma Fornero, fare regole anticorruzione e procedere con l’idea del reddito di cittadinanza.
Sono in molti quelli che attendono fiduciosi, dopo la giornata di oggi, di vedere la formazione di un Governo e la riapertura, soprattutto del cantiere previdenziale. Ma il rischio nuove votazioni potrebbe essere dietro l’angolo.
Riforma pensioni 2018, Armiliato ci ha visto lungo?
Nei giorni scorsi Orietta Armiliato, fondatrice del 'Comitato Opzione donna social', aveva fatto il punto della situazione sull’attuale situazione di stallo facendo notare come a due mesi dal voto, nonostante i mandati ed i colloqui esplorativi esperiti dai Presidenti delle Camere, non si sia raggiunto alcun risultato. Poi ha scritto: “A questo punto, tramontate tutte le possibilità di accordo fra i partiti di formare una maggioranza di Governo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di convocare per oggi gli esponenti delle forze politiche in causa per l’ultimo giro di consultazioni”.
L’obiettivo nel 'C.O.D.S' che è attento e vigile è poter capire quali saranno i nuovi interlocutori ai quali presentare le proprie istanze.
Pensioni anticipate 2018, che ne sarà dell'abolizione della Legge Fornero?
Per quanto concerne invece le speranze per i lavoratori, futuri pensionandi, di vedere alleggerire la morsa della rigidità della Fornero, dubitiamo possano essere ancora alimentate.
Nel Def, il documento di economia e finanza presentato il 26 aprile 2018, infatti, la riforma Fornero è stata considerata meritevole di plauso. Grazie all'attuale sistema previdenziale i conti sono in linea e sostenibili. Se la Riforma non vi fosse stata, i risparmi sarebbero già stati erosi. Ragione per cui, difficilmente, visto che non ve ne è alcuna menzione nel Def 2018, vi saranno grandi stravolgimenti anche nelle misure di pensione anticipata.
Anzi, il Def 2018 sostiene che gli interventi messi in campo nella Legge di Bilancio 2018 hanno consentito, essendo interventi mirati e sostenibili, a portare maggiore flessibilità mantenendo in equilibrio i costi. Come a dire, tra le righe, che modifiche radicali sarebbero troppo rischiose. E voi cosa ne pensate dell'attuale situazione politica?