Le ultime novità sulle Pensioni aggiornate ad oggi 25 maggio fanno riferimento a Opzione Donna, le pressioni su quota 100 e l'annunciato rinvio di quota 41. In attesa che si conosca la squadra dei ministri del nuovo governo, le più recenti indiscrezioni giornalistiche danno la proroga del regime sperimentale per le donne come la misura più probabile ad essere attuata, così da assegnare un senso alla data del 31 dicembre 2018. Nel frattempo, non accennano ad arrestarsi le voci sul possibile posticipo del pensionamento a quota 100 e il provvedimento sulla pensione di tutti i lavoratori precoci, dopo i rumors pubblicati da Il Sole 24 Ore nell'articolo a firma di Marco Mobili e Marco Rogari.
Pensione Opzione Donna
La rivelazione del quotidiano economico-finanziario più famoso in Italia ha riacceso l'entusiasmo tra le lavoratrici che hanno a cuore la proroga di Opzione Donna. La misura a favore delle donne con meno di 60 anni di età e 35 di contributi può diventare realtà non più tardi di quest'anno, stando a quanto riportato dai colleghi de Il Sole 24 Ore. Una notizia attesa da tempo, nonostante per il momento non ci sia nulla di ufficiale, dopo la delusione patita a fine legislatura lo scorso anno, quando la situazione sembrava essere sul punto di sbloccarsi in maniera definitiva.
Intanto si segnala la nuova petizione lanciata da Giulia Molinaro, amministratrice del gruppo Opzione Donna Proroga al 2018, la quale ha chiesto alle iscritte di firmare la petizione su Change.org, in modo da raggiungere quota 25.000.
Si tratta della precedente petizione all'indirizzo dell'ultimo governo politico rappresentato dall'ormai ex premier Paolo Gentiloni. I destinatari di oggi sono diversi, la richiesta però è rimasta la stessa: la proroga del provvedimento fino al 31 dicembre 2018.
Pensione quota 100
Enrico Rossi, Governatore della Regione Toscana, è tornato ad affrontare il tema pensioni.
Stavolta, il focus verte sul possibile posticipo dell'introduzione di quota 100, la misura con cui verrebbe rottamata la legge Fornero garantendo la quiescenza una volta raggiunta la somma 100 tra età anagrafica e anni di contributi. Il popolare volto del Partito democratico sottolinea che i 15 miliardi si possano trovare subito, visto che sono le stesse risorse impiegate dall'esecutivo Renzi per i suoi famosi bonus.
Pensione quota 41
Quota 41 per tutti? Quasi. Non è passata inosservata la dicitura quota 41 e 5 mesi utilizzata da Il Sole 24 Ore per titolare il provvedimento inerente i lavoratori precoci e tutti coloro che intendono andare in pensione una volta raggiunti i 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica. Ai 41 anni di lavoro, si aggiungono ulteriori 5 mesi, gli stessi che saranno sommati a partire dal 1° gennaio 2019 all'età pensionabile, la quale passerà da 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Un dettaglio non trascurabile, visto che si tratta di un nuovo limite contributivo tra virgolette inaspettato. I prossimi giorni saranno utili per capire se le recenti indiscrezioni siano confermate o meno.