Le novità sulle Pensioni ad oggi 30 maggio 2018 vedono continuare la battaglia dialettica tra chi ritiene utile mantenere in essere le riforme previdenziali approvate negli scorsi anni e chi chiede al contrario un profondo cambio di rotta e flessibilizzazione del sistema. L'ultima presa di posizione al riguardo arriva dalla Banca d'Italia, alla quale sono seguite le reazioni del Movimento 5 Stelle e dei sindacati. Nel frattempo dai Comitati si riflette sulla delicatezza della situazione, mentre arrivano importanti aggiornamenti anche sul versante del reddito di inclusione.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Visco (Bankitalia): rischioso un passo indietro sulle pensioni

Dalla Banca d'Italia arriva una nuova presa di posizione in merito alla tenuta del comparto previdenziale ed alle misure decise negli scorsi anni per la stabilizzazione dei conti. "Le riforme introdotte in passato rendono gestibile la dinamica della spesa pensionistica" ha evidenziato il Governatore Ignazio Visco", spiegando che tali misure "hanno risposto alla necessità di tenere conto dell’allungamento della vita media nel definire il rapporto tra i contributi versati e l’entità e la durata della pensione". Per questo motivo tali riforme "hanno posto l’Italia in una posizione favorevole nel confronto internazionale”.

M5S: Visco racconta Paese che non c'è

"Il governatore Visco racconta un Paese che non esiste. Un Paese, a suo dire, florido, felice e che appena in questi giorni è stato turbato da uno stormir di fronde della speculazione finanziaria". Lo affermano in una nota i Senatori del Movimento 5 Stelle, spiegando che "siamo di fronte a quei poteri forti che non hanno voluto la nascita del governo del cambiamento" e "si continua a perseguire la visione miope e dannosa dell'austerity".

Così facendo, "si scaricano i problemi del bilancio pubblico sui più deboli, sui lavoratori, sui pensionati, sui disoccupati. In più, offendendo il M5S che ha proposto il Reddito di cittadinanza, si offendono 11 milioni di elettori e quegli stessi risparmiatori che Via Nazionale ha contribuito a mandare per strada. Per fortuna l'appuntamento con il cambiamento che l'Italia aspetta è soltanto rimandato", hanno concluso i senatori pentastellati.

Camusso (Cgil): da Visco uno sbaglio insistere sulla Fornero

Dopo le ultime dichiarazioni in arrivo dalla Banca d'Italia è emersa la replica dei sindacati ed in particolare dalla leader della Cgil. "Credo che il governatore sbagli ad affermare che non bisogna modificare la riforma Fornero". Quindi, per quanto concerne la questione pensionistica, "la migliore qualità del lavoro passa anche da un sistema previdenziale giusto. Non credo che sia possibile che le questioni del debito vengano alla fine attribuite e pagate da una sola parte di questo Paese, che si chiama lavoratori".

Barbagallo (Uil): ridurre il cuneo fiscale su pensioni e lavoro

In merito ai passi che sarebbero auspicabili dal prossimo Governo, il leader della Uil Carmelo Barbagallo ha richiamato alla necessità di ridurre l'imposizione su stipendi e assegni.

"Vogliamo una riforma fiscale con la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, sui lavoratori e sulle pensioni" ha evidenziato il sindacalista, spiegando che "altrimenti non avremo risolto il problema della capacità di potere d'acquisto che rilancia l'economia del nostro Paese".

Armiliato (CODS): con il nostro supporto, puntiamo a migliorare la qualità previdenziale delle Donne

"Siamo qui per cercare, con il nostro supporto, di migliorare la qualità previdenziale delle Donne siano esse elettrici di destra, di sinistra, di centro, di centrosinistra o di centrodestra oppure astensioniste". Lo afferma la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato, spiegando che attualmente è difficile esprimere un commento rispetto alla situazione politica, vista la delicatezza del omento.

Secondo l'amministratrice del CODS, le attuali ipotesi sul tavolo prevedono o l'approvazione della legge di bilancio 2019 da parte del Governo Cottarelli ed il conseguente scioglimento delle Camere, oppure le elezioni ad agosto. Uno scenario, quest'ultimo, che "bloccherà tutte le iniziative" di stampo pensionistico. Pertanto, "nel tourbillon di questi giorni, l’unica considerazione che possiamo fare è che, rispetto alle elezioni del 4 marzo scorso, la posta in gioco è, come facilmente immaginabile, ancora più alta".

Reddito di inclusione: dal primo giugno aggiornato il modulo di domanda

A partire dal prossimo primo giugno 2018 verrà aggiornato il modello utile per la richiesta del reddito di inclusione.

Lo fa sapere l'Inps attraverso il messaggio n. 2120 diffuso negli scorsi giorni, con il quale ha anche pubblicato online il nuovo modulo. I potenziali richiedenti potranno così aprire la pratica di richiesta usufruendo dei nuovi requisiti a partire dal prossimo 1 giugno. Si ricorda inoltre che dal primo luglio 2018 i cambiamenti approvati con la scorsa legge di bilancio diverranno operativi, ampliando la platea dei potenziali fruitori attraverso la cancellazione dei requisiti familiari connessi alla presenza di un soggetto di oltre 55 anni disoccupato, di un figlio minore o disabile o di una donna in gravidanza. L'opzione diviene quindi universale e riconoscibile a tutte le famiglie indipendentemente dalle condizioni dei singoli, purché siano rispettati i vincoli economici.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel canale "Affari e Finanza" o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.