Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi, martedì 12 giugno, si concentrano sulla questione relativa al ventilato taglio delle cosiddette 'pensioni d'oro' secondo quanto contenuto nel programma di Governo gialloverde. L'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, è d'accordo sull'applicazione della misura ma ha espresso le sue perplessità sul meccanismo di ricalcolo delle pensioni d'oro.

Tagli alle pensioni d'oro ma preoccupano altri numeri

Nel Contratto per il Cambiamento messo a punto dal Governo presieduto da Giuseppe Conte spiccano i tagli alle pensioni di alto importo, ovvero quelle che superano i 5000 euro netti al mese: si stima che siano circa 158mila le cosiddette 'pensioni d'oro', quelle cioè che oltrepassano la soglia indicata dall'esecutivo.

Nelle ultime ore, però, è riaffiorata la polemica in merito al fatto che in Italia ci siano molte pensioni che vengono pagate da alcuni decenni a questa parte: infatti, secondo uno studio messo a punto da Itinerari Previdenziali e pubblicato dal noto quotidiano 'Il Corriere della Sera', in Italia ci sarebbero circa 3,8 milioni di persone che, da più di 25 anni, ogni mese, percepiscono una pensione. Un dato emblematico se pensiamo che si tratta del 24% del totale di coloro che percepiscono una pensione nel nostro Paese. Un altro dato significante è quello rappresentato dal fatto che ben 785mila persone percepiscono la pensione da ben 37 anni.

Cesare Damiano: 'Ok tagli alle pensioni d'oro ma attenzione al meccanismo di ricalcolo'

In merito alla questione delle pensioni d'oro, si è espresso anche l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, il quale si è mostrato d'accordo con il neo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sulla necessità di intervenire sulle pensioni che superano i 5000 euro netti al mese.

Secondo Damiano, comunque, il punto cruciale è rappresentato dal metodo che verrà adottato per mettere in atto questo tipo di intervento. Infatti, Damiano continua a non essere d'accordo sul meccanismo di ricalcolo delle pensioni in quanto teme che questo possa essere esteso ed applicato anche alle pensioni più basse. Secondo l'esponente Dem, la soluzione è rappresentata dal contributo di solidarietà.

Secondo Damiano, inoltre, il Governo dovrebbe puntare soprattutto sulla proroga della misura sperimentale di Opzione Donna, oltre che per la nona salvaguardia pensionistica a favore degli esodati. L'onorevole Damiano, infine, ritiene che l'ultima proposta lanciata da Movimento 5 Stelle e Lega, in merito all'accesso pensionistico con 64 anni di età anagrafica e 36 anni di contributi, vale a dire quota 100, rappresenta una soluzione troppo rigida che rischia di lasciare fuori molti lavoratori.