Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 12 giugno 2018 vedono proseguire le discussioni politiche e tecniche in merito alle nuove opzioni di flessibilità, a partire dalla Quota 100 e dagli effetti che tale opzione produrrebbe nella platea dei lavoratori. Nel frattempo dai sindacati si chiede nuovamente di iniziare il confronto in merito alla riforma previdenziale ed a quella del lavoro, mentre nuovi aggiornamenti arrivano anche rispetto al comparto delle pensioni complementari. Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Riforma pensioni: il Ministro Tria sconfessa il contratto di Governo?
Il Sole 24 Ore ha messo in evidenza le proposte di riforma del comparto previste nel contratto di Governo con le ultime dichiarazioni in arrivo dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria, rilevando che "le sue intenzioni non coincidono con quanto è stato annunciato nelle 58 pagine del documento approvato dai due partiti". Il quotidiano economico ha confrontato le diverse posizioni, sottolineando che il Ministro si mantiene prudente e non accenna ad una abrogazione totale della riforma Fornero, ma neanche all'introduzione di una Quota 100. Piuttosto, riconosce la necessità di migliorare il sistema pensionistico, pur senza annunciare uno stop immediato alla Manovra del 2011.
Ed anzi, evidenziando che la legislazione previdenziale "richiede di guardare non solo al breve, ma anche al medio e soprattutto al lungo termine".
Camusso (CGIL): sul dossier pensioni nessun contatto dal Ministro Di Maio
"Silenzio di tomba". È l'accezione utilizzata dal Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso per commentare la mancanza di comunicazione riguardo il tema della riforma previdenziale e del lavoro dopo la formazione del nuovo Governo.
Secondo la sindacalista, gli esponenti del Governo sembrano "molto impegnati ad andare in giro per campagne elettorali più che preoccuparsi di aprire davvero i confronti". Perciò, in merito alla necessità di instaurare al più presto un confronto, l'esponente della CGIL ha spiegato che "mi pare non ci sia alcun segnale in questo senso".
Tabula: ecco gli sconfitti della quota 100
La società di ricerca Tabula ha effettuato delle proiezioni per il quotidiano La Repubblica, evidenziando le possibili platee che potrebbero risultare "sconfitte" nell'applicazione della riforma previdenziale concordata all'interno del contratto di Governo. In questo senso, ha segnalato soprattutto i lavoratori caratterizzati da una carriera breve, che si vedranno applicare il ricalcolo contributivo (con un taglio anche a doppia cifra nell'assegno), oltre ai lavoratori in situazioni di disagio che non potranno più accedere all'APE sociale ed ai giovani, che si vedranno allungare l'età di pensionamento fino a 70 anni.
Fondi pensione: un iscritto su quattro non effettua versamenti
I fondi pensione continuano ad aumentare i propri iscritti, ma il loro sviluppo è frenato dal fatto che molti giovani risultano ai margini del sistema complementare, visto che non riescono a trovare lavoro. Al contempo, sono in molti anche coloro che cessano di contribuire in virtù di una situazione di disagio. Nonostante ciò, i versamenti effettuati nel corso dell'ultimo anno corrispondono a quasi 15 miliardi di euro, di cui i 3/4 verso nuove posizioni. Un fenomeno che può essere ascritto anche a nuovi modelli di inclusione contrattuale.
Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.