Nato il nuovo Governo, torna di attualità la questione previdenziale, con tutte le esigenze di un sistema che vive ancora sull’ultima vera riforma pensionistica, dell’allora Governo Monti e che tutti conoscono come Riforma Fornero. Intervistata da Radio Cusano Campus la professoressa Elsa Fornero ha affrontato l’argomento pacchetto Pensioni che il nuovo Governo, dopo averlo inserito nel contratto, si dice pronto a realizzare. Prima e forse più discussa misura, tra quelle di cui si parla oggi in riferimento all’idea di riforma delle pensioni del Governo Conte è sicuramente quota 100.
Vediamo il punto della situazione per questa ipotesi di pensione con quota 100 e cosa ha detto Elsa Fornero nell'intervista succitata, riportata dal noto quotidiano nazionale “Il Giornale”.
Ok agli interventi
Nell’intervista a Radio Cusano Campus, l’ex ministro ha dichiarato di aver apprezzato il comportamento del nuovo Presidente del Consiglio Conte che durante il discorso di insediamento alle Camere, non ha mai fatto alcun riferimento alla Legge Fornero come provvedimento da cancellare, superare ed in qualche modo combattere come è successo durante tutta la campagna elettorale e come, ancora oggi stanno facendo gli esponenti dei due partiti di maggioranza. Quasi a voler giustificare la sua riforma previdenziale, la Fornero ha detto che il periodo storico e di grave crisi degli anni di Governo Monti, sancì la necessità di operare con misure, anche previdenziali, poco popolari e ancora oggi contestate.
Il problema, all’epoca della sua riforma era lo spread e la crisi economica che senza quegli interventi, avrebbe fatto pagare un conto salatissimo, non solo alle banche, ma anche alle famiglie ed agli italiani tutti. Oggi probabilmente i tempi sono migliori ed è così che sempre secondo la professoressa, quota 100 potrebbe davvero essere introdotta.
In pratica, Salvini e Di Maio potrebbero riuscire nell’impresa di inserire una misura che sembra piaccia già a tutti, ma bisogna sapere che nulla è gratis. I 5 miliardi di spesa vanno trovati: "Non esistono cose gratis". Secondo la Fornero, lo Stato oggi non può ammettere un esborso nemmeno di 5 miliardi, cifra però che secondo l’Inps e secondo la stessa Fornero è inferiore a quanto si dovrebbe realmente spendere.
I sacrifici
Ma allora, come sarà possibile dare vita anche solo a quota 100? Tagli alla spesa pubblica o aumento delle imposte sono le soluzioni che indica nell’intervista la Fornero. Vie diverse ce ne sarebbero, ma sono impopolari e sicuramente dolorose, perché occorrerebbe tagliare i soldi alla sanità o all’istruzione, cose che naturalmente, il nuovo Esecutivo si guarda bene dal fare. Per quanto riguarda la quota 100 nello specifico, anche le ipotesi che la accompagnano sembra vadano nella direzione di limitare la spesa pubblica. Quota 100 come la si era fatta intendere in campagna elettorale, cioè aperta a tutti quelli che sommando i versamenti Inps e la propria età, raggiungevano 100, appare improponibile e soprattutto in riferimento ai “soli” 5 miliardi di euro che conta di spendere il nuovo Governo.
Ecco che cominciano a apparire i primi vincoli e paletti alla misura, tutti rivolti a ridurre la platea di aventi diritto alla misura, cioè a ridurre l’esborso per le casse dello Stato. Quota 100 potrebbe essere aperta solo a soggetti che hanno compiuto almeno 64 anni di età, ai quali sarebbe necessario aver maturato almeno 36 anni di lavoro. In definitiva, come dice anche la Fornero, qualsiasi cosa si farà, non sarà 'indolore' ma avrà un suo costo.