Nella giornata di ieri, 11 giugno 2018, i sindacati hanno chiesto un incontro al nuovo ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, per un confronto sulle urgenze della Scuola e per gettare le basi della trattativa del nuovo contratto dei docenti e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata), da rinnovare per il triennio 2019-2021. Il punto di partenza dei sindacati che hanno firmato l'invito al ministro Bussetti (Flc-Cgil, Uil-Scuola, Cisl-Scuola) è quello dell'impegno comune della politica, delle istituzioni e della parti sociali affinché possa essere condiviso l'obiettivo di salvaguardare e di valorizzare la scuola quale "bene comune".

Nella lettera firmata dai tre sindacati, si fa riferimento non solo al nuovo contratto scuola con decorrenza dal 2019, ma anche alle trattative per il rinnovo dei contratti dei dirigenti scolastici, attualmente in corso.

Contratto scuola 2019-2021: sindacati chiedono al Miur riconoscimento economico di docenti e Ata

Nella lettera inviata al ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, i sindacati parlano di urgenze da affrontare nel mondo della scuola. Le sigle elogiano l'apertura del neoministro ad ascoltare tutte le componenti della scuola. Proprio da queste ultime arriva la necessità di mettere al centro della riforma della scuola il nuovo contratto dei docenti e degli Ata. I sindacati ammettono che con il rinnovo del contratto del 2018 (con validità per l'intero triennio 2016-2018) è stato fatto "un solo primo passo in avanti nella direzione di riconoscere le professionalità che operano nella scuola, condizione essenziale per assicurare che l'Italia abbia una scuola pubblica di qualità ed efficace".

Ma il percorso tracciato dal recente contratto scuola deve essere confermato con l'apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale dei prossimi tre anni essendo già in scadenza l'attuale Ccnl. In tal senso, i sindacati chiedono che ai docenti e agli impiegati amministrativi, tecnici ed ausiliari possano essere riconosciute le legittime aspettative economiche, senza dimenticare la questione dei tanti precari che lavorano nella scuola.

Scuola, contratto mobilità docenti e diplomati magistrale: serve provvedimento urgente

L'incontro richiesto dal sindacato al ministro dell'Istruzione arriva a conclusione di un anno scolastico difficile per la questione dei maestri e delle maestre con diploma magistrale, il cui posto di ruolo o l'accesso alle graduatorie ad esaurimento (GaE) è stato messo in bilico dalla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso dicembre.

I sindacati considerano la risoluzione della questione delle maestre come prioritaria, avanzando l'ipotesi di adottare un provvedimento d'urgenza che possa rappresentare la soluzione del problema, riconoscendo i legittimi interessi di tutti. Si ravvisa, in questa espressione, la necessità di andare incontro anche alle esigenze dei laureati in Scienze della formazione primaria che, legittimamente, aspirano ad un posto a tempo indeterminato nella scuola. Infine, i sindacati chiedono che possano essere conclusi nel più breve tempo possibile i negoziati in corso riguardanti le operazioni della mobilità annuale.