Sono tante le misure in materia previdenziale ipotizzate dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle ed inserite nel nuovo contratto di Governo siglato nei mesi scorsi. Si tratta della cosiddetta pensione di cittadinanza, del taglio alle Pensioni d'oro, della flat tax e del superamento della precedente Legge Fornero che ha penalizzato gran parte degli italiani.
Circa 8 miliardi per Quota 100
Come ormai tanti sanno, la quota 100 è uno dei punti-cardine che potrebbe essere ripreso a margine della riapertura dei lavori per la nuova Legge di Stabilità. La misura, infatti, consentirebbe un'uscita più flessibile a partire dai 64 anni di età anagrafica unitamente ai 36 anni di contribuzione effettiva.
Tuttavia, come riporta "Today", il meccanismo delle quote resta l'ipotesi più abbordabile visto che secondo le stime effettuate dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon i costi ammonterebbero a circa 8 miliardi di euro. L'esperto economico della Lega, invece, ipotizza costi per circa 3,3 miliardi considerando anche il fatto che il meccanismo di quota 100 andrebbe a sostituire il cosiddetto Ape Sociale.
Quota 100 penalizzante secondo Damiano
E non tarda ad arrivare la contrarietà da parte dell'ex Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano secondo il quale, il sistema delle quote andrebbe a penalizzare quei lavoratori che svolgono mansioni prevalentemente faticose: con l'Ape Sociale, infatti, questa categoria di lavoratori avrebbe potuto accedere alla quiescenza dopo il raggiungimento dei 63 anni.
Come riferito dal quotidiano "La Repubblica", invece, sia Lega sia il Movimento 5 Stelle non riescono a trovare un accordo sui tagli alle cosiddette pensioni d'oro: per Brambilla, infatti, si tratta di una proposta iniqua ed arbitrale. Ciò, potrebbe mettere a rischio la discussione sulla Quota 100 più volte sbandierata dalle due forze politiche.
"Se qualcuno vuol dire che il contratto non si deve attuare lo dica chiaramente, altrimenti si va avanti", ha affermato il vicepremier grillino Luigi Di Maio.
Discorso assai diverso, invece, per la pensione di cittadinanza volta ad aumentare le pensioni minime a 780 euro mensili e proposto dal Movimento 5 Stelle a margine della campagna elettorale.
Per la misura, infatti, occorrerebbero circa 16 miliardi di euro; una cifra piuttosto alta rispetto alle risorse economiche messe a disposizione dal Governo. Di certo, l'esecutivo, si concentrerà maggiormente sulla Quota 100 visto che è la proposta più abbordabile e avrà la priorità assoluta.