Si discute ancora sul famigerato tema delle Pensioni. Dopo che la Lega ha frenato sul taglio alle pensioni d'oro, infatti, il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio si sarebbe scagliato contro il consigliere economico della Lega Alberto Brambilla, uno degli uomini più vicini a Matteo Salvini che nei giorni scorsi ha reso noto un dossier che prevede l'introduzione di un contributo di solidarietà volto a sostituire il taglio ipotizzato dal Movimento 5 Stelle.

Brambilla contrario alla proposta di Di Maio

Come già tanti sanno, lo stesso Di Maio ha inserito nel contratto di Governo stipulato con la Lega il taglio alle pensioni superiori ai quattro mila euro netti mensili al fine di reperire le risorse necessarie per aumentare i trattamenti minimi a 780 euro.

Cosa che non viene condivisa dall'economista Brambilla visto che, dal canto suo circa il 70 % degli assegni che subirebbero delle decurtazioni riguarderebbero le pensioni del Nord. Per questo motivo considera il taglio proposto dal Movimento 5 Stelle iniquo e arbitrale.

Da ciò, potrebbe scaturire uno scontro fra Lega e Movimento 5 Stelle nonostante ci sia un contratto di governo siglato fra le due forze politiche. Come riportato dal quotidiano "La Repubblica", il neo ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Di Maio, infatti, avrebbe affermato: "Non voglio entrare in uno scontro con chi chiede di rallentare le pensioni d'oro. Se qualcuno vuol dire che il contratto non si deve attuare lo dica chiaramente, altrimenti si va avanti".

Con uno scontro Lega-M5s a rischio Quota 100

Ciò, potrebbe portare ad uno scontro fra le due forze politiche che metterebbe a repentaglio anche la proposta sulla quota 100 più volte sbandierata e che al momento è allo studio dell'esecutivo giallo-verde in vista della riapertura del cantiere per la nuova Legge di Stabilità. Il Governo, infatti, punta alla flat tax, al cosiddetto reddito di cittadinanza e al superamento della Legge Fornero che, potrebbe essere effettuato introducendo il meccanismo della quota 100 anche se il Governo Conte deve ancora discutere sui probabili paletti riguardanti l'accesso alla misura e il ricalcolo secondo il metodo contributivo.

Con la Quota 100 andranno a riposo circa 600 mila pensionati che hanno raggiunto almeno 64 anni di età anagrafica unitamente ai 36 anni di versamenti contributivi (secondo la combinazione ipotizzata finora). Misura che secondo i recenti calcoli dell'Inps costerebbe circa 11,6 miliardi di euro.