La società odierna è sempre più interconnessa e anche la modalità e la validità delle comunicazioni ufficiali tra soggetti diversi, che sia tra privati o tra privati e Pubblica Amministrazione, sta cambiando velocemente. Ecco, quindi, che anche le comunicazioni tra dipendente e datore di lavoro subiscono l'effetto di questi mutamenti. L'Inps ha fornito, recentemente, dei chiarimenti importanti circa la validità di una comunicazione di malattia al proprio datore di lavoro attraverso Whatsapp la famosa chat verde.

L'adempimento della comunicazione obbligatoria

La legge stabilisce chiaramente che il dipendente subordinato è tenuto a comunicare al proprio datore di lavoro il proprio stato di malattia onde quest'ultimo possa, eventualmente, predisporre l'invio della visita fiscale. Dato l'evolversi della tecnologia delle telecomunicazioni negli ultimi tempi, ci si è cominciati ad interrogare circa la possibilità e la piena validità giuridica dell'invio di siffatta comunicazione tramite WhatsApp.

In effetti, l'utilizzo della famosa chat avrebbe diversi non trascurabili vantaggi. Innanzitutto, la comunicazione sarebbe diretta all'interessato, cioè il datore di lavoro o un suo legale rappresentante. Inoltre, il ricevimento della stessa e la sua eventuale presa visione sarebbe quasi immediatamente verificabile.

Infatti, a meno che non siano state modificate le impostazioni della privacy dell'account del destinatario, la spunta blu renderebbe evidente la lettura del messaggio. Inoltre WhatsApp consente di verificare anche l'orario di invio e di lettura della comunicazione stessa. Inoltre, vi potrebbero essere delle eventualità nelle quali la comunicazione via WhatsApp sia l'unica possibile fattivamente.

Ad esempio, nel caso di un ricovero improvviso, imprevisto e imprevedibile.

Le linee guida generali Inps sulle visite fiscali

Per quanto riguarda gli aspetti di carattere generale in relazione agli obblighi da rispettare in tema di visite fiscali, l'Inps ha chiarito che la comunicazione al datore di lavoro privato o alla Pubblica Amministrazione datrice deve essere effettuata per tempo.

Questo vuol dire che i dipendenti devono attenersi a quanto previsto all'interno del proprio CCNL circa le tempistiche da rispettare per l'invio della comunicazione. Normalmente la comunicazione deve essere inoltrata 24 ore prima e fino poco prima dell'inizio del proprio turno di lavoro. Nel caso di ricovero improvviso la norma generale prevede l'invio della comunicazione tramite telefono, fax o email.

Perché è possibile usare anche WhatsApp

Di fatto è legalmente possibile inviare la comunicazione dello stato di malattia attraverso Whatsapp. A rendere possibile l'utilizzo della chat verde a questo scopo ci avrebbe pensato il Tribunale di Roma. Infatti, nelle motivazioni della sentenza 8802/2017 ha reso chiaro che WhatsApp può essere lecitamente utilizzato a questo preciso fine e anzi sarebbe, addirittura, una modalità di trasmissione della comunicazione preferibile rispetto ad una raccomandata o un sms.

E questo, principalmente, per l'immediatezza della trasmissione e della ricezione connaturata al mezzo. Non solo, ma in base alle motivazioni dei giudici di merito, attraverso la famosa chat sarebbe conveniente inviare al datore di lavoro anche il numero di protocollo del certificato medico che il datore potrà utilizzare per verificare la prognosi accedendo al sito dell'Inps.