Alberto Brambilla, esperto previdenziale della Lega, crede che l'eventuale istituzione delle "Pensioni di cittadinanza" metterebbe a rischio i conti. Con ciò si intende la possibilità che l'idea del Movimento Cinque Stelle di innalzare fino a 780 euro gli assegni previdenziali minimi rappresenterebbe una misura che potrebbe non avere una copertura adeguata. Nelle ultime ore, però, è arrivata una risposta da parte del leader pentastellato e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio che ha ribadito con forza il fatto che l'innalzamento dei redditi dei pensionati più poveri rappresenta una priorità scritta nel contratto di Governo che vincola anche la Lega ad impegnarsi affinché venga portato a termine il progetto.
Brambilla ha un parere contrario
Alberto Brambilla è l'uomo delle pensioni della Lega.
Grande sostenitore di una riforma del sistema previdenziale e del superamento della Fornero, obiettivo condiviso dal Movimento Cinque Stelle, sembra però essere su lunghezza d'onda diversa rispetto alle pensioni di cittadinanza. "Così spacchiamo il sistema" ha sottolineato nelle ultime ore, confermando di avere alcune posizioni diverse rispetto agli attuali "alleati" del Movimento Cinque Stelle. L'altra diversità di vedute si era già palesata relativamente a quella che, secondo Brambilla, sarebbe l'inopportunità di andare a individuare quelle "pensioni d'oro" che non sarebbero giustificate da un adeguato versamento contributivo nel passato. Riguardo alle pensioni di cittadinanza, però, le perplessità riguarderebbero il fatto che artigiani o commercianti, stimolati dall'idea di percepire comunque vada una pensione di quasi 780 euro, potrebbero scegliere di non versare più alcuna quota.
Di Maio vuole le pensioni di cittadinanza
Non sembra, invece, fare una piega Luigi Di Maio che appare desideroso di andare avanti per la sua strada. Il Ministro del Lavoro ha inteso sottolineare che la scelta di istituire le "pensioni di cittadinanza" rappresenta una priorità o comunque un obiettivo. Ciò dipenderebbe non solo dalle intenzioni del Movimento Cinque Stelle ma anche e soprattutto da quanto scritto nel contratto di Governo che disciplina il mandato di un esecutivo caratterizzato dalla convivenza di due ex avversari politici come i pentastellati e la Lega. Di Maio ha evidenziato come, eventualmente, quello di Brambilla possa essere considerato unicamente un parere espresso a titolo personale.