Le ultime notizie relative alle Pensioni riguardano i lavori del Governo Conte in merito alla definizione della nuova misura di Quota 100 che verrà inserita all'interno della Legge di Bilancio 2019. Una riforma pensioni che 'preoccupa' non poco l'ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che, all'indomani dei proclami di vittoria dei due leader di maggioranza, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, attacca duramente l'operato dell'esecutivo. D'altro canto, M5S e Lega hanno, di fatto, lanciato la sfida all'Europa.
Governo, Fornero a Di Maio: 'Deve studiare cosa significa attingere al disavanzo'
Elsa Fornero, in occasione della presentazione del suo libro 'Chi ha paura delle riforme', ha voluto commentare il tentativo del Governo di superare la 'sua' riforma, quella varata ormai sette anni fa durante la gestione Mario Monti. 'Non ho paura della controriforma - ha esternato la Fornero - sono preoccupata, reputo questa situazione disarmante. Un attacco frontale al leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, con l'invito a 'studiare': 'Di Maio non conosce il significato della parola 'attingere (al disavanzo)', ve l'assicuro, lo dovrebbe studiare: il disavanzo è un buco e dai buchi non si può attingere nulla'.
Parole forti per l'ex Ministro che, evidentemente, ritiene che il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, non abbia le competenze necessarie per occupare quel posto.
Elsa Fornero: 'Vogliono ottenere un maggior consenso elettorale'
La polemica di Elsa Fornero prosegue: 'C'è chi usa le cifre cinicamente, dicendo che con la mia riforma si va in pensione a 70 anni, in realtà l'età media è 62 anni e 3 mesi.'.
L'ex ministro non accetta che qualcuno possa definire il suo lavoro come un 'lavoro sporco': 'Il mio è stato un lavoro necessario' sottolinea la Fornero che lancia un'ulteriore stoccata al Governo: 'Questo superamento è uno strumento per riuscire ad ottenere un maggior consenso elettorale'. Non poteva mancare la frecciatina anche all'indirizzo di Matteo Salvini: 'L'Europa è il futuro, non lo sono, invece, i nazionalismi'.
Di Maio e Salvini: prima hanno battuto il ministro Tria, ora lanciano la sfida all'Europa
E' una sfida quella lanciata dal Governo Conte sulle pensioni (e non solo), una sfida all'Europa per dimostrare di non essere 'servi': la prima partita, quella contro la prudenza del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, è stata vinta. Tria avrebbe mantenuto volentieri l'asticella dei 67 anni, inserendo, tutt'al più, una serie di deroghe che, sulla scia dell'Ape Social, avrebbe permesso a qualche migliaia di lavoratori in più (gli esuberi delle aziende in crisi) di poter accedere alla pensione.
E invece Giovanni Tria ha dovuto cedere di fronte alle pressioni del M5S e della Lega per una Quota 100 con 62 anni di età anagrafica e 38 di contributi, oltre al fatto che si fa sempre più insistente l'ipotesi di 'congelamento' dell'aumento di cinque mesi dell'aspettativa di vita.
Quota 100: Durigon 'Nessuna penalizzazione'
Il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon assicura: 'Chi andrà in pensione con quota 100 non subirà alcuna penalizzazione': l'obiettivo è quello di favorire il ricambio generazionale. Dunque, sembra ormai scartata l'ipotesi di penalizzazione (dallo 0,5 all'1,5%) per ogni anno di anticipo pensionistico.