È ancora scontro sulle risorse economiche da impiegare per finanziare le misure che saliranno sul treno della nuova Legge di Stabilità che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2019. Dopo l'approvazione della nota di aggiornamento del nuovo Documento di Economia e Finanza avvenuta nei giorni scorsi a Palazzo Chigi, infatti, si continua a discutere sulle misure e sui costi da sostenere per le nuove misure in campo previdenziale.

Giorno 20 ottobre potrebbe essere la giornata definitiva per conoscere le decisioni dell'esecutivo giallo-verde che sarà chiamato ad approvare la nuova manovra finanziaria.

Come ormai noto, la famigerata quota 100 potrebbe prendere piede con un'unica combinazione: 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi; una misura che consentirebbe il pensionamento anticipato a circa 400 mila lavoratori comportando un costo pari a otto miliardi di euro per il primo anno di applicazione. Nello stesso tempo, come affermato dallo stesso segretario federale della Lega Matteo Salvini sarebbe un ottimo passo per favorire il cosiddetto ricambio generazionale e dare un maggior spazio ai giovani.

Ipotesi sulla Quota 100 in via sperimentale

Come riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera", dal vertice tenutosi mercoledì è emerso che nella nota di aggiornamento del Def si evince un deficit dell'1,8% nel 2021 con conseguente discesa del debito pubblico.

Inoltre, tra le ipotesi al vaglio del Governo Conte ci sarebbero anche l'approvazione del cosiddetto reddito di cittadinanza e della quota 100 in via sperimentale solo per il 2019. Misure che potrebbero essere prorogate solo in caso di presenza di ulteriori risorse economiche. Sia Lega sia Movimento 5 Stelle, però, hanno confermato che le due misure saranno strutturali.

Per il M5S occorrerebbero 5,25 miliardi per quota 100

Anche il viceministro dell'Economia Massimo Garavaglia è intervenuto sulla tempistica relativa all'approvazione e alla successiva attuazione della quota 100. Come riporta l'agenzia di stampa AdnKronos, infatti, ha affermato: "Confermiamo che la quota 100 per le pensioni partirà al massimo entro il mese di febbraio, anche se faremo di tutto per renderla operativa già dal primo gennaio 2019; dispiace che esponenti degli alleati del Governo vadano in giro con tabelle non ufficiali e che sono mere simulazioni", ha concluso spiegando le diversità sui costi ipotizzati fra Lega e Movimento 5 Stelle. Secondo i grillini per superare la Legge Fornero occorrerebbero circa 5,25 miliardi di euro a fronte dei 7 miliardi indicati dalla Lega.