Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi martedì 23 ottobre, riguardano il giudizio negativo dell'agenzia di rating Moody's nei confronti del nostro Paese: il declassamento a un passo da 'spazzatura', non sembra spaventare, però, il Governo gialloverde, anche se, per quanto riguarda il tema previdenziale, potrebbero esserci delle novità non troppo piacevoli per i lavoratori. A parlarne è il quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore': secondo Moody's il quadro di finanza pubblica prevede una misura Quota 100 'apparentemente una tantum', ed ecco perché i costi nel bilancio non andrebbero ad aumentare nel 2020-21.

Dal Governo, però, ribattono: 'Quota 100 sarà strutturale'.

Quota 100 solo per il 2019? Moody's parla di 'pensionamento anticipato disponibile solo per un anno'

Se da una parte, il Governo ha sempre parlato di Quota 100 'strutturale', dall'altra Moody's, ha parlato di 'Opzione per pensionamento anticipato disponibile solo per il prossimo anno'. 'Il Sole 24 ore' ha spiegato come mai non si tratta di un'ipotesi campata in aria. Prima di tutto, il Governo si è impegnato ad adottare tutte le misure necessarie affinché non vengano sforati i livelli di deficit indicati nella Legge di Bilancio 2019. In secondo luogo, c'è da considerare che Quota 100 funzionerà tramite finestre: per il primo anno, il prossimo, molti pensionati riceveranno l'assegno solamente per pochi mesi; al contrario, nel 2020, tutti coloro che il prossimo anno avranno fatto richiesta di Quota 100, potranno percepire le tredici mensilità.

In pratica, aumenterà la spesa ma, a quanto pare, il Dpb (vale a dire il Documento Programmatico di Bilancio) non ne tiene conto.

Pensioni, Governo assicura sistemi di monitoraggio per tutte le spese

All'orizzonte, si prospettano due ipotesi. La prima, direttamente collegata con il giudizio di Moody's, secondo la quale il Governo vorrebbe introdurre Quota 100 con carattere 'sperimentale', tenendo sotto controllo quelli che saranno gli effetti a medio termine.

La seconda ipotesi riguarda una possibile clausola compensativa, quella che preveda il taglio di altre voci previdenziali a favore del finanziamento di Quota 100. C'è da sottolineare come il Governo abbia più volte rassicurato in merito all'introduzione di sistemi di monitoraggio su tutte le misure di spesa: un controllo che vedrà al centro dell'attenzione non solamente le pensioni ma anche il reddito di cittadinanza, i due provvedimenti che, indubbiamente, preoccupano di più sul fronte delle spese.

Un elemento di primaria importanza sarà rappresentato dai tempi di avvio di Quota 100 e del reddito di cittadinanza: una partenza ritardata, infatti, potrebbe alleggerire non poco i costi, almeno per quanto concerne il primo anno di applicazione.

Pensioni, i vicepremier Salvini e Di Maio buttano acqua sul fuoco

I due vicepremier, intanto, mettono le mani avanti: 'Se per motivi tecnici mi dicono che la riforma pensioni entrerà in vigore il 10 febbraio invece che il 1° gennaio - ha dichiarato Matteo Salvini - non è un problema'. Anche Di Maio rassicura, dicendo che per ora va tutto bene: anzi, il leader del Movimento Cinque Stelle ha rilanciato l'ipotesi di blocco dell'adeguamento automatico dei parametri previdenziali alla speranza di vita.