Le ultime notizie riguardanti le Pensioni ad oggi, martedì 9 ottobre, riguardano, naturalmente, la definizione delle misure che verranno inserite, in tema previdenziale, nella prossima Legge di Bilancio 2019. Tramontata l'ipotesi relativa alla Quota 41 a prescindere dall'età anagrafica, le speranze di poter accedere alla pensione restano ancorate alla Quota 100: i sette miliardi stanziati per il primo step del superamento della Legge Fornero obbligano, però, il Governo a fare delle valutazioni e delle stime per quanto riguarda il numero dei nuovi pensionamenti per non rischiare di 'sforare'.
Nelle ultime ore, si sta parlando di un altro paletto che potrebbe essere introdotto nella Quota 100, quello relativo al divieto del cumulo gratuito dei contributi. Intanto, il vicepremier Salvini sottolinea come il Governo non possa fare tutto subito, come non si disponga della 'bacchetta magica': il riferimento è al rinvio di Quota 41, per lo meno al prossimo anno.
Pensioni, Governo pensa al divieto di cumulo gratuito dei contributi per Quota 100
Il Governo, come si legge nella nota del Def, punta a superare gli squilibri esistenti nell'attuale sistema previdenziale ad fine di favorire il ricambio generazionale e dare la possibilità alle nuove generazioni di poter accedere al mercato del lavoro.
L'obiettivo, quindi, è quello di poter mandare in pensione il maggior numero possibile di lavoratori per favorire il ricambio generazionale. Naturalmente, bisognerà rimanere entro i limiti dei 7 miliardi stanziati ed ecco perché si sta valutando la possibilità di vietare il ricorso al cumulo gratuito dei contributi: quest'ultimo consente agli assicurati che hanno maturato periodi contributivi attraverso diverse forme di previdenza obbligatoria di andare in pensione, sommando i periodi non coincidenti.
Dunque, il Governo starebbe pensando di introdurre questo ulteriore vincolo per evitare di 'sforare' il budget stanziato con la prossima Legge di Bilancio 2019.
Salvini su Quota 41: 'Governo non ha la bacchetta magica'
In un'intervista rilasciata all'emittente radiofonica Rtl 102,5, il vicepremier Matteo Salvini ha sottolineato come il Governo non abbia la 'bacchetta magica': per quanto riguarda Quota 41, il tutto sarà rinviato all'anno prossimo.
'Abbiamo 5 anni davanti - ha detto il leader della Lega Nord - l'obiettivo è quello di arrivare ai 41 anni di contributi e dare la possibilità a chi ha cominciato a lavorare da giovanissimo, per esempio a 17 anni, di poter accedere alla pensione a 58 anni'.
Pensioni, Brambilla scettico: 'La gente rivolge lo sguardo all'immediato, il Governo pensa alle elezioni'
Non la pensa allo stesso modo, l'economista Alberto Brambilla, il quale, in un'intervista rilasciata a 'Il Giornale', sottolinea come il sistema potrebbe non reggere di fronte all'uscita dal lavoro di almeno 300mila nuovi pensionati in un solo anno. Il Presidente del Centro studi Itinerari previdenziali ha sottolineato come 'la gente pensi all'immediato e il Governo pensi alle elezioni'.
Brambilla si è dimostrato scettico anche per quanto riguarda il turn over generazionale, ovvero quel rapporto, tanto osannato dal Governo, in base al quale per ogni nuovo pensionato si possa creare un nuovo posto di lavoro. Brambilla è convinto, invece, che le aziende non rimpiazzeranno nessuno, anzi non vedranno l'ora di alleggerirsi dei loro pesi.