Ormai tutti conoscono le direttive principali su cui dovrebbe muoversi la cosiddetta "quota 100": il decreto della quota 100, che il governo pare intenzionato a emanare come collegato alla manovra finanziaria, dovrebbe permettere una uscita anticipata dal mondo del lavoro per poter accedere alla pensione. Ma l'Ufficio Parlamentare di Bilancio in una simulazione ha svelato una penalizzazione pesante che potrebbe colpire le persone che hanno intenzione di servirsi della quota 100. Si tratterebbe di una penalizzazione che potrebbe arrivare fino al 30%.

Le penalizzazioni potrebbero intaccare gli assegni pensionistici con l'anticipo dettato dalla quota 100

La quota 100, come già sappiamo, permette di "scavalcare" la legge Fornero dando la possibilità ai lavoratori avanti negli anni di accedere prima al proprio fondo pensionistico. La formula prevederebbe 62 anni di età anagrafica in aggiunta a 38 anni di contributi maturati, con le famose alternative della quota 101 e quota 102. Ciò che invece non viene quasi mai spiegato agli interessati è l'altra faccia della medaglia, ovvero le eventuali penalizzazioni che l'ingresso anticipato alla pensione con la quota 100 potrebbe causare. A questo proposito, l'Ufficio Parlamentare di Bilancio ha effettuato una simulazione per comprendere gli effetti del decreto nel caso in cui questo sia attuato.

I risultati che sono emersi da questo" studio" non sono affatto così rosei.

Innanzitutto, i tagli potrebbero essere variabili, tanto che la penalizzazione minima potrebbe toccare il 5,6%, mentre il massimo sarebbe del 34,17%, a seconda degli anni di versamenti di contributi. Un fattore, quello della penalità di un certo rilievo, che il Ministro degli Interni Salvini ha sempre smentito ma che secondo i calcoli degli analisti non potrebbe evitato.

Dunque, se da una parte ci sono persone che potrebbero decidere di "correre il rischio" delle penalizzazioni usufruendo lo stesso della quota 100, dall'altra qualcuno potrebbe pensare di maturare prima i contributi continuando a lavorare.

La quota 100 potrebbe essere una vera e propria beffa, così come quella della sostituzione

Secondo Il Sole 24 Ore la formula della quota 100 standard (62+38) comporterebbe una perdita dell'assegno pensionistico in quanto l'uscita anticipata comporterebbe minori contributi versati e una congiuntura sfavorevole dei titoli di Stato. Una situazione che abbasserebbe l'importo della pensione, rendendola inconveniente sotto molti aspetti. Ad attaccare ulteriormente il decreto è Elsa Fornero stessa, dicendo che la possibilità secondo la quale per ogni persona che accede alla pensione ce ne sarebbero tre che accedono al mondo del lavoro è un imbroglio. Questo perché, spiega, un mercato del lavoro che funziona riesce a mettere in gioco tutti, sia giovani che anziani.