Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi venerdì 7 dicembre, riguardano, naturalmente, la nuova misura previdenziale studiata dal Governo Conte quale primo step del superamento della Legge Fornero, vale a dire Quota 100. Secondo quanto riportato dal numero odierno del quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore', la controriforma delle pensioni (ma anche il reddito di cittadinanza, l'altra colonna portante della manovra finanziaria) partiranno con gradualità, in modo da consentire all'esecutivo di lasciare nelle casse dello Stato almeno quattro miliardi di euro.

Riforma pensioni, Quota 100 partirà con gradualità

'Il Sole 24 Ore' ha dato ampio risalto ai disincentivi che il Governo Conte sta predisponendo nel testo dell'emendamento già pronto per essere presentato in Senato. Tuttavia, non è da escludere nemmeno la possibilità che Quota 100 possa diventare oggetto di un decreto legge. Vediamo, in dettaglio, come si articolerà la nuova misura di anticipo pensionistico e quali saranno i paletti che i lavoratori dovranno prendere in considerazione prima di poter effettuare la loro scelta. Come ampiamente confermato dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, Quota 100 avrà durata triennale (dal 2019 al 2021), una sorta di norma-ponte che servirà a raggiungere il vero obiettivo del Governo gialloverde, vale a dire Quota 41 per tutti.

Quota 100, le finestre di uscita per il settore privato e per il pubblico impiego

Per tutti coloro che possiedono già i requisiti richiesti (62 anni di età anagrafica e 38 di versamenti contributivi) la prima finestra di uscita utile arriverà nel mese di aprile, mentre per tutti coloro che matureranno i requisiti a partire dal 1° gennaio, scatterà la finestra mobile di tre mesi, che diventeranno sei per i dipendenti statali.

Per i lavoratori del pubblico impiego, come sottolineato dal 'Sole 24 ore', la finestra mobile potrebbe diventare di nove mesi in prima applicazione. In buona sostanza, i primi quotisti del pubblico impiego non dovrebbero uscire dal lavoro prima del mese di ottobre. Per il personale scolastico, resta l'unica finestra del mese di settembre, per tutti coloro che matureranno i requisiti pensionistici entro il 31 marzo prossimo.

Riforma pensioni, proroga di un anno per Ape Sociale e Opzione Donna

Il divieto di cumulo con altri redditi da lavoro (considerando il superamento della soglia minima dei 5mila euro annui) dovrebbe rappresentare il principale disincentivo per la richiesta di Quota 100. Il divieto partirà da un minimo di 12 mesi per chi anticiperà di un solo anno l'uscita dal lavoro rispetto alla normativa prevista dalla Legge Fornero, sino ad arrivare ad un massimo di 5 anni per chi sfrutterà il massimo anticipo pensionistico. Nella controriforma Fornero, troveranno spazio anche le proroghe (di un solo anno) di Opzione Donna e dell'Ape Sociale.

È comunque evidente come i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, non intendano assolutamente fare marcia indietro sulla controriforma pensioni.

L'unica cosa sulla quale i due leader di maggioranza hanno aperto durante il vertice tenutosi nella giornata di ieri, è una revisione dei saldi finali. Secondo quanto trapela dalla Lega, il Governo potrebbe arrivare a tagliare 2 miliardi per ciascuna delle due misure portanti della Legge di Bilancio 2019: il Movimento 5 Stelle, invece, parla di 2 o 2,5 miliardi in totale, per riuscire a portare il rapporto deficit/Pil al massimo al 2,1 %. Non di meno. Una sorta di diktat all'Unione Europea.