Il decreto legge Quota-100 e reddito di cittadinanza definito "misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza, all'inclusione sociale, a garanzia del diritto al Lavoro, della libera scelta del lavoro" con 2 titoli e 27 articoli, secondo la tabella di marcia del Governo, il prossimo 8 gennaio andrà in pre esame e successivamente all'approvazione del Consiglio dei Ministri.
La spesa sociale per € 7,1 mld, destinati alle famiglie in attesa di stabilità lavorativa, prevede alcuni passaggi: la data iniziale è fissata al 1° marzo 2019, quando sarà possibile presentare la richiesta del sussidio previa compilazione del modulo telematico.
La domanda sarà inoltrata dalle Poste all'INPS che predisporrà il pagamento in base ai seguenti requisiti:
- maggiore età
- cittadinanza italiana e, se stranieri, la residenza in Italia dovrà essere continuativa da almeno 10 anni
- reddito Isee inferiore a €. 9360
- soglia del patrimonio immobiliare " diverso dalla casa di abitazione" non superiore a €. 30.000
- soglia del patrimonio mobiliare non superiore a € 6.000 ( in aggiunta €. 2.000 per ogni componente del nucleo familiare fino ad un max di €. 10.000): nessun componente può essere intestatario di un autovettura acquistata dei mesi prima della richiesta del reddito
- i requisiti di merito differiscono per le persone disabili
Verificate le premesse, l'interessato riceverà a casa l'esito della sua richiesta da parte dell'INPS e, se vi è stata conferma positiva, dovrà recarsi personalmente alle Poste per ritirare la card già caricata dell'importo spettante in base alla sua situazione economica.
Se a richiedere il reddito di cittadinanza è un single con un reddito pari a 0, l'importo mensile arriverà a €. 500.00, ai quali si potranno aggiungere €.280.00 come housing support per l'affitto. Per tutti gli altri si avvierà una procedura di integrazione a €.780.00, ovvero il calcolo della differenza, mentre la cifra erogata per le famiglie cambia a seconda del numero dei componenti fino ad un max di €.
1.630; una famiglia di due genitori con un solo figlio, ad esempio, può percepire €. 1014.
Impegni del beneficiario
Entro 30 gg. dal ricevimento della card, caricata su bancomat, tessera sanitaria, applicazione smartphone, l'interessato deve obbligatoriamente andare ad un centro per l'impiego o agenzia privata per il lavoro per stipulare un "patto", in cui si impegna a:
- offrire - previa richiesta del Comune di residenza - 8 ore settimanali di lavoro per progetti socialmente utili
- cercare attivamente lavoro e frequentare corsi di formazione
- accettare o rifiutare 3 offerte di lavoro "congrue", nell'arco di 18 mesi, proposte con una dinamica spazio/tempo così riassunta: nei primi 6 mesi la prima offerta di lavoro sarà nei 100 km del comune di residenza, nei 6 mesi successivi la proposta si sposta su 250 km. Trascorso tale periodo, il cittadino dovrà essere disponibile su tutto il territorio nazionale (esclusi coloro che assistono minori e disabili) ed, in questo caso, percepirà il sussidio per altri tre mesi a copertura delle spese di trasferimento.
Il rifiuto delle 3 offerte di lavoro prevede la decadenza del diritto del reddito di cittadinanza ma, se scaduti 18 mesi la disoccupazione rimane invariata, è previsto un tagliando di altri 18 mesi.
Social card, divieti e sanzioni
RcD prevede un prelevamento mensile fino a €.100.00, cifra che aumenta in base alla scala di equivalenza a seconda dei componenti del nucleo familiare: con la social card - per via elettronica - si possono acquistare beni di primaria necessità quali alimenti e abbigliamento, ma solo in Italia e non all'estero.
Vi sono inoltre restrizioni alle quali attenersi come, ad esempio, il divieto di spendere soldi nel gioco d'azzardo, così come è prevista la pena di reclusione da 1 a 6 anni a chi fornisce dati mendaci sul reddito e sul patrimonio, sottintesa la decadenza del beneficio ed il recupero di quanto indebitamente percepito fino ad allora.