Tante le proteste dei lavoratori in Italia durante questa primissima parte del nuovo anno. Non solo scioperi dei trasporti pubblici, piuttosto che nel comparto scuola come accaduto dopo l’Epifania, ma anche una serie di agitazioni sindacali in altri settori. A preoccupare sarà la mobilitazione, prevista per martedì 15 gennaio 2019, che andrà a coinvolgere la sanità. Ad incrociare le braccia saranno gli OSS (Operatori Socio Sanitari). A proclamare lo sciopero, che avrà una durata di 24 ore, è stata l’organizzazione SHC (Sindacato Human Caring). Il ministro della Salute, Giulia Grillo, è già stato informato da qualche settimana tramite una lettera fatta recapitare dal segretario nazionale Salvatore Loriga.

Assieme agli OSS sciopereranno anche infermieri generici e puericultrici, nonché il personale OSA-ASA SHC del settore sanità pubblica, privata e terzo settore. La protesta è sostenuta anche dalla federazione MIGEP, con il presidente Angelo Minghetti in prima linea. Quest’ultimo invita la categoria degli OSS ad alzare la voce, la testa e riprendere la dignità tolta.

Sciopero contro le continue umiliazioni della categoria

Gli OSS chiedono al Governo il rispetto dei dettami riportati nella Legge n° 3/2018, firmata dall’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, con il riconoscimento del ruolo usurante. La categoria continua a subire umiliazioni, mentre altre vengono convocate e ascoltate. Per certi versi sembrano addirittura sconosciuti, perciò si intende dar voce ai disagi di tutti questi lavoratori, chiedendo pari trattamento e presentando le istanze.

Si parla, oltre alla richiesta di riconoscimento del ruolo usurante di questo lavoro, anche di assunzioni, formazione, carichi di lavoro, contratto nazionale, retribuzione e inquadramento. In attesa dello sciopero di martedì 15 gennaio 2019, viene precisato che verranno garantite urgenze e servizi minimi essenziali, così come prevede la normativa attualmente in vigore.

Una volta archiviata questa protesta, proseguiranno gli scioperi in Italia. Nel settore della sanità seguirà un’altra agitazione sindacale. In programma venerdì 25 gennaio 2019 ci sarà lo sciopero dei medici del servizio sanitario nazionale. A promuoverlo è l’ANAAO Assomed, che lo ha comunicato attraverso una nota pochi giorni fa.

Aderiranno anche altri sindacati e associazioni di categoria. In particolare, si chiede un intervento correttivo alla legge di bilancio, che viene considerata la pietra tombale del rinnovo contrattuale. Qualora non dovessero esserci sviluppi, si replicherà entro la prima settimana del mese di febbraio con un’altra protesta su tutto il territorio italiano.