Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 26 febbraio 2019 vedono al centro dell'attenzione l'incontro tenutosi ieri tra Governo e sindacati, dal quale sono emerse importanti novità sulla quota 100 e 41, oltre che sulla proroga di APE e opzione donna. In particolare, l'esecutivo ha ribadito quanto realizzato con la legge di bilancio 2019 e confermato la propria apertura a valutare nuovi correttivi, mentre le parti sociali hanno ricordato l'importanza di proseguire nell'intervento di modifica della legge Fornero. Infine, dai Comitati dei lavoratori ed in particolare dal CODS si tornano a ribadire l'importanza del lavoro di cura ed il relativo riconoscimento ai fini previdenziali.

Il Comunicato del Governo sul confronto con i sindacati

Nel pomeriggio di ieri il Ministero del Lavoro ha diffuso un nuovo comunicato riguardante il confronto avvenuto tra Governo e Sindacati rispetto al tema della riforma previdenziale. Al tavolo ha partecipato il Sottosegretario Claudio Durigon assieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil (rispettivamente Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo). Secondo quanto riportato dal testo ufficiale diffuso online dal MdL, l'On. Durigon ha evidenziato i 22 miliardi di euro messi a disposizione per garantire l'avvio della nuova pensione anticipata tramite quota 100, oltre alla disponibilità per un ulteriore ampliamento della platea dell'Ape sociale.

Ha inoltre ricordato la proroga dell'opzione donna e l'obiettivo finale della quota 41 per tutti, un intendimento che non sarebbe stato abbandonato. Infatti, secondo alcune indiscrezioni di stampa seguite alla riunione, per l'esponente leghista la quota 41 "rimane l'obiettivo del governo, ma l'impatto è gravoso: dieci miliardi all'anno di esborso.

Quest'anno sarebbero potute andare in pensione 750.000 persone".

Il commento delle parti sociali: serve discutere su tutta la riforma previdenziale

Per il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini, l'esecutivo deve prendere in considerazione gli emendamenti ed i correttivi già proposti durante le audizioni parlamentari dei sindacati alla quota 100.

Una richiesta alla quale si affiancano le altre rivendicazioni inerenti l'intera riforma del sistema previdenziale, che deve essere ridiscussa con le parti sociali. Anche dalla Cisl la Segretaria Annamaria Furlan parla di un tavolo definibile come interlocutorio, con la necessità di "aprire un confronto sulla riforma Fornero che non sia solo per pochi", ma esteso a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti. infine, dalla Uil il Segretario generale Carmelo Barbagallo evidenzia la necessità di verificare il reale impegno del Governo, ricordando al contempo le differenze di genere. "Bisogna fare delle correzioni per riconoscere il lavoro di cura e la maternità”, ha concluso il rappresentante dei lavoratori.

La piattaforma unitaria tornerà a riunirsi il prossimo 28 febbraio, quando deciderà come proseguire il lavoro in corso.

Armiliato (CODS): i lavori di cura sono parte del welfare

Nel frattempo dal Comitato Opzione Donna Social proseguono le richieste per il riconoscimento del lavoro di cura svolto in prevalenza dalle donne, considerato come "parte fondamentale del welfare informale del nostro Paese". Lo afferma la fondatrice Orietta Armiliato, ricordando che tutto ciò resta confermato "indipendentemente dal fatto che le donne siano o meno madri" sebbene "per quest’ultime è chiaro che il peso si aggravi e che sia corretto pensare a un qualche riconoscimento in più a prescindere da un riconoscimento che sia per tutte quante".