Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi domenica 17 febbraio 2019, riguardano gli ultimi emendamenti in arrivo dal governo in vista del voto previsto da domani sul decreto pensioni in esame al Senato. Come riportato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore (edizione di oggi), la cosiddetta 'pace contributiva' raddoppia il periodo della rateizzazione, visto che si passerà da 60 a 120 rate mensili. Un'altra importante novità è rappresentata dal fatto che la pensione anticipata per le lavoratrici con un figlio disabile abbasserà di tre anni il requisito contributivo.

Resta ancora aperta, invece, la questione legata alla scelta del nuovo presidente Inps. In merito alla corsa alle domande per Quota 100, le istanze inviate all'Inps sono quasi 50mila, solo il 30 per cento delle quali riguardano le donne.

Quota 100, sono quasi 50mila le domande

Gli ultimi dati diffusi ieri dall’Inps (aggiornati alle 18 di venerdì scorso) parlano di 49.922 domande presentate, 17.077 delle quali inviate da dipendenti statali. Come ampiamente previsto, la maggior parte delle domande riguarda gli uomini (oltre 38mila). I lavoratori fino a 63 anni di età che hanno presentato domanda per Quota 100 sono, finora, 16.443, mentre quelli di età compresa tra i 63 e i 65 anni sono 23.284. Solo 10.195 coloro che hanno più di 65 anni e hanno scelto di anticipare la pensione.

Come evidenziato nei giorni scorsi sono le province di Roma (3.875 domande), Napoli (2.393) e Milano (1.895) a dominare la classifica delle domande di Quota 100, secondo la collocazione geografica.

Decreto pensioni, pace contributiva raddoppia la rateizzazione

Una delle più importanti modifiche operate dal governo al decretone pensioni riguarda l’estensione da 60 a 120 rate mensili della cosiddetta 'pace contributiva', meccanismo che, attraverso un secondo correttivo, verrebbe esteso anche ai lavoratori stagionali per le “annualità” fino a tutto il 31 dicembre 1995, quindi antecedenti il 1996.

Pensioni donne Quota 100, 3 anni di contributi in meno per chi ha un figlio disabile

L'altro correttivo di un certo rilievo è quello che permetterà alle lavoratrici madri con un figlio disabile di poter uscire dal lavoro con tre anni di contributi in meno, vale a dire 35 anziché 38. Di fatto, quindi, l'accesso pensionistico, nel loro caso, si concretizzerebbe a Quota 97 anziché Quota 100.

Presidenza Inps, si fa strada l'ipotesi di un 'traghettatore'

Il governo sta cercando anche di sciogliere il delicato nodo riguardante la fine del mandato di Tito Boeri alla presidenza dell'Inps: di fatto l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, da ieri, è senza presidente. Il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano (M5S) ha dichiarato ieri a SkyTg24 che "I nomi si sceglieranno insieme attorno a un tavolo". Intanto, sembra sempre più probabile l'ipotesi di un traghettatore: nelle ultime ore si sta facendo insistentemente il nome dell'esperto di welfare e lavoro e attuale dirigente del ministero del Lavoro, Paolo Reboani.