Il decreto legge n° 4 del 2019, il cosiddetto decretone su reddito di cittadinanza e Pensioni, è stato ufficialmente convertito in legge. Anche a Palazzo Madama c’è stato il via libera al testo con tutte le modifiche apportate durante i lavori parlamentari. Adesso il testo finirà in Gazzetta Ufficiale, ma possiamo dire che tutto quello che prevede è effettivamente entrato in vigore. L’impianto iniziale di quota 100 e reddito di cittadinanza è rimasto sostanzialmente immutato, così come lo stop all’applicazione dei cinque mesi di aumento per l’aspettativa di vita sulle pensioni anticipate e su quota 41 per i precoci.

Via libera anche alla riapertura di opzione donna e al prolungamento di un anno per l’Ape sociale. Tra le novità, oltre al riscatto dei periodi di vuoto contributivo e della laurea, buone notizie per invalidi e disabili. Le pensioni di invalidità 2019 e le pensioni per i disabili cambiano i requisiti ed aumentano, anche se di poco, gli importi spettanti.

Il collegamento delle pensioni e del reddito di cittadinanza con le situazioni di disabilità

L’approvazione del decreto che adesso è diventato legge, va a modificare i requisiti per la richiesta di reddito o pensione di cittadinanza quando il richiedente o qualche membro della famiglia è invalido. Inizialmente il testo non prevedeva distinzioni in presenza o meno di invalidi nel nucleo familiare del richiedente le misure di contrasto alla povertà.

Adesso è stato approvato l’aumento di 50 euro al mese per pensioni e reddito di cittadinanza a famiglie con disabili. L’aumento però non è appannaggio di tutti, perché è necessario rispettare un preciso vincolo di composizione del nucleo familiare. Infatti, i 50 euro di maggiorazione vengono assegnati solo a famiglie composte da almeno 4 persone tra le quali almeno un invalido.

Cambiano anche le soglie di accesso alle misure

Nel testo originario del decreto, la pensione di cittadinanza era concessa solo se nel nucleo familiare c’erano soggetti di età superiore a 67 anni. Adesso, con i correttivi inseriti, la misura può essere richiesta anche da famiglie con componenti sotto i 67 anni purché all’interno ci sia un disabile.

Inoltre viene prevista una soglia maggiore per quanto riguarda il vincolo del patrimonio mobiliare, cioè dei soldi in banca da detenere. In linea generale pensione o reddito di cittadinanza sono richiedibili da famiglie che hanno un patrimonio mobiliare (conti correnti, buoni, libretti, carte di debito o credito ecc.) entro i 6.000 euro per un richiedente single, 8.000 euro per una coppia, 10.000 euro per famiglie di 3 persone e 1.000 euro in più per ogni figlio. Tale soglia in presenza di invalidi saliva di 5.000 euro inizialmente, mentre adesso si passa a 7.500 euro per ciascun soggetto disabile presente nello stato di famiglia.