E’ finita in ospedale per lo stress la social media manager della pagina Facebook ‘INPS per la famiglia’ dopo una giornata passata a rispondere alle più disparate domande sul reddito di cittadinanza. L’epilogo della giornata di passione vissuta sulla pagina Inps, con le polemiche sulle risposte poco corrette fornite agli utenti da qualche addetto esasperato, è stato reso noto dallo stesso presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico, che si è anche scusato per i toni utilizzati.
Inps, la social media manager in ospedale
Non si tratta di una stagista malpagata, come qualcuno aveva ipotizzato di fronte alle risposte esasperate e poco professionali distribuite agli utenti più pedanti che interpellavano la pagina Facebook ‘Inps per la famiglia’ per avere risposte sul reddito di cittadinanza.
L’addetta che aveva l’ingrato compito di fronteggiare l’orda di ‘leoni da tastiera’ inferociti era una funzionaria dell’Istituto che, dopo la giornata di polemiche, “ha passato la giornata in ospedale per lo stress”. A fornire ragguagli sulla vicenda è il presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico, che ha fatto anche sapere di aver chiamato personalmente la dipendente per esprimerle comprensione e solidarietà.
Come è noto, tutto è cominciato quando la social media manager ha pubblicato un post con l'hashtag #redditodicittadinanza e l'avviso su come verificare l'importo sul sito Inps. Chi ha un minimo di familiarità con le dinamiche dei social network sa che questo equivale a sventolare un drappo rosso di fronte ad una mandria di tori inferociti.
La reazione, infatti, non si è fatta attendere, con centinaia di utenti che hanno preso d’assalto la pagina dell’Inps con le più disparate lamentele, dall’esiguità dell’importo ricevuto, a come collegarsi con il sito Inps, fino a chi, candidamente, chiedeva come fare per avere il reddito di cittadinanza visto che lavorava in nero.
La povera funzionaria, dopo un po’, non ha retto la pressione ed ha cominciato a dare risposte chiaramente dettate dall’esasperazione, usando toni irreverenti per i quali il presidente Tridico si è scusato, specificando che questi “non rispecchiano i valori e la missione dell’Istituto”, comprendendo il disappunto creato dalla vicenda e impegnandosi “a predisporre il necessario affinché quanto accaduto non si possa ripetere in futuro”.
Reddito di cittadinanza, le proteste per i 40 euro
Molte delle polemiche nate dopo le prime erogazioni del reddito di cittadinanza sono state dovute all’esiguità, in molti casi, degli importi erogati, con utenti che protestavano per aver ricevuto solo 40 euro a fronte dei 780 ‘promessi’.
Anche su questa vicenda Tridico, che è anche uno dei principali ispiratori del reddito di cittadinanza, ha fornito le prime cifre, specificando che “ Solo il 7 per cento di chi ha ottenuto il reddito di cittadinanza ha avuto tra 40 e 50 euro. Sono appena 30 mila persone. Il 71% ha avuto 400 euro ed il 21% tra 750 e 1.380 euro".