La quota 100 è senza dubbio la novità previdenziale più importante dell'anno. Una misura di pensione anticipata che permette l'uscita a partire dai 62 anni di età con almeno 38 di contributi. Una misura che prevede due canali diversi per i lavoratori dipendenti a seconda che questi siano del settore privato o lavoratori statali. Dal primo agosto come si legge da un eloquente articolo del quotidiano"Il Sole 24 Ore", partiranno i primi pensionamenti con quota100 tra i dipendenti pubblici. Molte le richieste pervenute da lavoratori pubblici per la quota 100 e come si legge nell'articolo, il via dell'iter è stato piuttosto lento.

Sono 51.000 le domande di pensionamento presentate

Su 51.000 domande di pensionamento con la quota 100 nel Pubblico Impiego, il 19% soltanto potrà andare ufficialmente in pensione il prossimo 1° agosto. Sono infatti ancora in giacenza all'Istituto di Previdenza Sociale Italiano circa 31.000 domande delle quali altre 3.000 potrebbero essere con assegno in decorrenza ad agosto. È il Sole 24 Ore con un articolo di ieri a mettere in risalto questa situazione.

Prestazioni provvisorie

Saranno più o meno 9.000 gli statali che dal primo agosto saranno in pensione e incasseranno il loro primo assegno pensionistico spettante. Anche con la quota 100, come accade sempre quando si tratta di Pensioni a lavoratori statali, la prestazione è erogata in misura provvisoria.

Lo conferma al Sole 24 Ore il Direttore Generale dell'Istituto Previdenziale, Gabriella Di Michele. Per avere la pensione definitiva per quanto concerne gli importi è necessario che si attenda la trasmissione da parte degli Enti Pubblici, dei dati contributivi. In effetti nelle Pubbliche Amministrazione non avviene ancora quello che nel settore privato ormai è prassi consolidata, cioè la trasmissione in tempo reale dei dati contributivi.

Ad agosto comunque, seppur con cifre provvisorie ci saranno circa 9.000 neo pensionati con la quota 100 provenienti dalle Amministrazioni Pubbliche. Oltre 5.000 di questi proverranno dagli Enti Locali, Comuni, Province e Regioni, 2.000 da comparto Sanità, oltre 1.000 dalle Amministrazioni Centrali, i cosiddetti ministeriali e 645 dall'Inps stessa.

Agosto sarà la prima finestra utile che però non tiene in considerazione le uscite dal lavoro dei dipendenti della Scuola. Per costoro infatti la decorrenza della pensione anche con quota 100 segue l'andamento dell'anno scolastico che parte ogni settembre. I numeri infatti dicono che dal primo settembre avremo 16.000 fuoriuscite dall'organico delle scuole per le pensioni. Numeri certi perché la scuola è il comparto dove è più facile avere numeri definitivi per via delle richieste di cessazione dal servizio che coincidono tutte in un determinato periodo dell'anno.