Licenziato a causa di una foto postata su Facebook: ecco quanto successo a un uomo che si è allontanato dal posto di lavoro per acquistare dei prodotti al mercato. Il tribunale di Bari ha dichiarato il licenziamento eccessivo per la condotta del lavoratore; nonostante questa pronuncia la legge Fornero, attualmente in vigore, prevede un indennizzo invece del reintegro sul posto di lavoro, quindi il licenziamento è stato confermato. Grazie a questa normativa, infatti, l'operaio addetto alla sistemazione idraulica forestale, otterrà un indennizzo pari a quindici mensilità del suo stipendio non percepite.

Seppur giudicata lieve, infatti, l'infrazione è stata commessa ed è quindi punibile. Si esclude la possibilità di applicare la cosiddetta tutela indennitaria "forte", che consente il reintegro sul posto di lavoro prevista dalla legge in questione.

Galeotta fu la foto su Facebook

L'operaio colpevole di aver lasciato il luogo di lavoro per adempiere a delle questioni private, si era recato presso il mercato rionale per acquistare delle verdure, senza avvisare il datore di lavoro e omettendo l'annotazione sul registro delle presenze. L'uomo, per il suo spostamento, aveva utilizzato la macchina aziendale ed è questo dettaglio che gli è costato il posto di lavoro. Un utente del popolare social network, infatti, ha pensato bene d'immortalare con il suo smartphone l'operaio dedito agli acquisti, con tanto di commento indignato riferito al fatto che un dipendente pubblico utilizzasse i mezzi aziendali per fare la spesa invece che lavorare.

Il post ha fatto rapidamente il giro della città grazie ai commenti degli altri utenti, fino a giungere all'attenzione di qualcuno che ha pensato bene di telefonare in modo anonimo il datore di lavoro dell'impiegato pizzicato nella foto.

La sentenza del tribunale di Bari

Dopo la contestazione disciplinare è scattato il licenziamento, impugnato poi dall'operaio interessato.

Il tribunale di Bari ha respinto l'impugnativa e il dipendente ha presentato opposizione giustificando il suo gesto con l'esigua durata della lontananza dal posto di lavoro (pari a pochi minuti). Il tribunale si è poi pronunciato in favore dell'operaio, spiegando che un'assenza di pochi minuti non è equiparabile alle condotte ingannevoli di chi chiede ai propri colleghi (o figli, come è accaduto invece a Napoli) di farsi passare il badge senza giungere sul posto di lavoro.

Il giudice ha inoltre dedotto la buona fede dell'uomo dal fatto che avesse avvisato i propri colleghi dell'intenzione di assentarsi temporaneamente. Secondo quanto stabilito in sede giudiziaria, inoltre, non sussiste nemmeno il danno d'immagine e il licenziamento è da considerarsi misura sproporzionata al fatto effettivamente commesso. Con l'applicazione della normativa Fornero però, attualmente in vigore, per il malcapitato è previsto un solo indennizzo monetario, pari a 15 mensilità.