Nella mattinata del 26 settembre, a Milazzo un militare della guardia costiera è stato risucchiato dalle onde del mare durante un’operazione di salvataggio.

Aurelio Visalli, accompagnato da altri colleghi, era accorso in mare per aiutare alcuni ragazzi in difficoltà. Questi ultimi avevano deciso di sfidare le onde del mare alte oltre cinque metri (per via del maltempo) gettandosi nel litorale di Ponente. La difficoltà dei ragazzi di stare a galla ha subito attirato l’attenzione dei passanti, che non hanno esitato a chiamare la Guardia costiera.

Durante l’operazione di salvataggio eseguita dai militari, Aurelio Visalli è scomparso tra le onde sotto gli occhi increduli dei colleghi, impotenti davanti alla forza del mare.

Il corpo esanime è stato trovato nelle prime ore della giornata di domenica nei pressi della scogliera della Baia del Tono, circa a 50 metri della costa chiamata "Puntitta". È stato trasportato prima al porto, utilizzando la motovedetta, e successivamente all'obitorio di dell'ospedale di Milazzo.

Le parole del cognato

Antonio Crea, cognato di Aurelio Visalli, lo descrive come un uomo dedito al lavoro, animato da una sorta di imperativo che lo costringeva a dare una mano al prossimo. Antonio infatti sottolinea che suo cognato considerava la Capitaneria come una seconda famiglia.

I militari, a causa delle onde, sono stati costretti a intervenire via terra gettandosi in acqua dalla spiaggia, senza la motovedetta.

I due ragazzini che rischiavano di affogare sono stati messi in salvo, all'improvviso però un’onda fatale ha travolto Aurelio risucchiandolo nelle profondità del mare. Il cognato, ai microfoni del Tg3 locale, ha detto: "Chi era in difficoltà inizialmente è riuscito a tornare a riva, mentre una persona è scomparsa tra le onde e nessuno l’ha cercata sul momento".

Inoltre ha dichiarato: "Se non poteva uscire la motovedetta, punto. Invece li hanno mandati via terra e senza equipaggiamento, con la divisa normale. Sono intervenuti solo con un salvagente".

L’uomo lasciato la moglie, Tindara Grosso e due figli, un bambino di 11 anni e una bimba di 6.

In queste ore Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, ha espresso il proprio cordoglio per la morte del 40enne e ha ribadito il costante impegno di tutta la Guardia Costiera a servizio dei cittadini e delle istituzioni. Anche il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, ha inviato tramite una nota della protezione civile le condoglianze alla famiglia.