Arrivano le prime simulazioni di calcolo delle Pensioni da Il Sole 24 Ore dei lavoratori in uscita con la pensione anticipata a 62 anni o con 37 anni e 10 mesi di contributi minimini grazie al contratto di contratto di espansione rispetto alla precedente misura dell'isopensione. Lo strumento, previsto dal Decreto legge numero 34/2019, consente di accompagnare alla pensione i lavoratori delle imprese con almeno mille dipendenti, con un risparmio di requisti contributivi e di età rispetto a quelli previsti dalla riforma Fornero: i 62 anni di età rispetto alla pensione di vecchiaia prevista a 67 anni o i 37 anni e 10 mesi (rispetto ai 42,10 della pensione anticipata, 41,10 per le lavoratrici) garantiscono uno sconto di cinque anni con contributi in parte pagati dall'impresa che ne faccia richiesta.
Pensione anticipata, ultime novità oggi sullo scivolo: sconto requisiti su pensione vecchiaia
La prima simulazione del quotidiano economico riguarda il caso di uscita, con obiettivo pensione di vecchiaia a 62 anni, di un lavoratore nato il 14 marzo del 1957, con stipendio mensile lordo di 3.640 euro e con 30 anni di contributi raggiunti entro il 30 giugno 2019. Con la cessazione del lavoro proprio a partire dalla fine di giugno scorso, lo scivolo alla pensione può essere di durata massima di 60 mesi (cinque anni). Il valore dell'indennità pensionistica mensile è di 2.929 sia per il contratto di espansione che per la precedente misura dell'isopensione, ma per l'impresa l'uscita in vista della pensione di vecchiaia (con decorrenza a luglio del 2024) comporta un risparmio notevole (fino al 38 per cento) rispetto alla precedente isopensione.
Nel caso di uscita con pensione anticipata il risparmio per le imprese è meno contenuto (intonro al 25,70 per cento) in quanto solo due dei cinque anni sono coperti dall'assegno di disoccupazione Naspi. Secondo i calcoli de Il Sole 24 Ore, l'assegno mensile della pensione prevista dal contratto di espansione (uscita anticipata a 62 anni anziché 67 anni della vecchiaia), garantirà comunque un assegno più basso di 272 euro lordi rispetto al precedente strumento dell'isopensione.
Scivolo pensione anticipata: caso di lavoratore in uscita nel 2019
Nel caso di scivolo in vista di andare prima in pensione anticipata, in presenza di almeno 37 anni e 10 mesi di contributi (36 anni e 10 mesi per le donne), il quotidiano economico pubblica la simulazione di un lavoratore nato il 1° gennaio 1960, con stipendio mensile lordo di 3.560 euro e con 38 anni e 6 mesi di contributi raggiunti al 30 giugno 2019, data a partire dalla quale il contribuente cessa anche il proprio lavoro.
La durata dello scivolo va calcolata fino a febbraio del 2024 (per 52 mesi, compresi i tre mesi della finestra mobile), ma il valore della pensione mensile sarà più basso di quella prevista dall'isopensione: 197 euro lordi mensili rispetto ai 259 euro (62 euro la differenza).