Con l'avvento del governo Conte-Bis avanzano i primi nomi che saliranno alla guida dei vari ministeri. Forse alcune conferme (poche) e molti volti nuovi (anche se non nel mondo della politica) capeggeranno i dicasteri.

Tra le incognite rileva anche il Ministero dell'Istruzione: a chi sarà affidato stavolta? Non mancano ipotesi, desideri ma anche malcontenti di chi nella Scuola ci lavora da anni e teme ulteriori ripercussioni. Sono infatti proprio gli insegnanti ad essere particolarmente preoccupati, e per il tramite dell'associazione "Professione Insegnante" fanno sentire la propria voce.

Gli insegnanti non vogliono un Ministro dell'Istruzione del PD

La succitata associazione, nella persona del suo rappresentante, esprime tutta la sua disapprovazione qualora venisse scelto come Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca un esponente del Pd. Il pensiero viene infatti riportato a 5 anni fa, in occasione della famosa riforma nota come "Buona Scuola", che non ha portato i risultati sperati ma che, anzi, è stata considerata da molti un fallimento.

"Professione Insegnante" ha rimarcato anche come alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 il personale docente abbia voluto dare atto del malcontento bocciando il Pd, che ha infatti registrato pochissimi consensi. L'auspicio dunque, come si evince anche dal sondaggio condotto sull'omonimo gruppo Facebook dell'associazione, è che a capo del predetto ministero possa essere scelto chi da mesi avanza proposte di smantellamento della legge 107, apportando vere e concrete migliorie al comparto scolastico.

I totonomi

Si fanno strada nel frattempo alcuni nomi che potrebbero assumere l'incarico di Ministro dell'Istruzione dopo Marco Bussetti. Tra i papabili e i più quotati, sta circolando il nome di Lorenzo Fioramonti, già sottosegretario all'istruzione del governo uscente, ed esponente del M5S. Si è parlato poi di Nicola Morra (del M5S), presidente della Commissione parlamentare antimafia, di Alberto Bonisoli (sempre del M5S), ministro dei beni e delle attività culturali oltre che direttore dell'Accademia delle belle arti di Milano, e di Dario Franceschini, esponente del Pd.

Una candidata al Miur citata parrebbe infine essere la Professoressa Granato, già alla Commissione Istruzione in Senato.

Al momento in ogni caso non è trapelato niente di ufficiale al riguardo e occorrerà attendere per conoscere il nome del nuovo Ministro dell'Istruzione.

Quando le nomine

Notizia dell'ultim'ora dà nuovi contrasti circa la formazione effettiva del governo Conte-bis, ma se tutto procede invece per il meglio, entro martedì o mercoledì si dovrebbe conoscere la "rosa" dei nuovi Ministri, tra cui anche il tanto atteso Ministro dell'Istruzione.