Il bando di concorso MiBAC volto alla ricerca di 1052 unità di personale da inquadrare nel ruolo di vigilanti, si avvia verso il termine: tutti i cittadini interessati e in possesso dei requisiti specificati, potranno inoltrare la loro candidatura entro e non oltre la data del 23 settembre 2019. Gli assunti saranno inquadrabili nell'area II con posizione economica F2: al fine dell'eventuale invio della candidatura è bene ricordare anche i requisiti necessari per poter partecipare al concorso e le modalità con cui avverranno le selezioni.

Concorso MiBAC: i requisiti

Il concorso MiBAC indetto dall'ex ministro Alberto Bonisoli consente l'assunzione di 1052 unità di personale, con il profilo professionale di assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali. La scadenza della candidatura è fissata per il 23 settembre 2019, entro le ore 23:59:59.

Sono ammessi a partecipare al concorso coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • diploma di scuola secondaria ottenuto in Italia o in altri stati europei,
  • possedere l'Idoneità fisica allo svolgimento della mansione,
  • aver assolto gli obblighi di leva (per i nati prima del 1985),
  • nessuna condanna penale in via definitiva nei reati nei quali è prevista l'interdizione dai pubblici uffici.

MiBAC: procedura concorsuale

Le prove si divideranno in tre distinte parti: la prima parte è volta alla preselezione dei candidati e potrà essere superata da un numero massimo di candidati, pari a cinque volte il numero dei posti messi a concorso.

Sono esonerati dalla prova preselettiva i candidati diversamente abili con una percentuale di invalidità pari o superiore all’80%, in base alla legge 5 febbraio 1992, numero 104.

Il test sarà composto da 60 quesiti a risposta multipla, di cui 40 volti alla verifica delle capacità logico/deduttive, di ragionamento logico/matematico e di carattere critico verbale del candidato.

Il restanti 20, diretti a verificare la conoscenza di materie di diritto, come:

  • elementi generali di diritto del patrimonio culturale (codice dei beni culturali e del paesaggio),
  • patrimonio culturale italiano,
  • normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Durante la prova è severamente vietato l'introduzione di: quaderni, libri, raccolte normative, vocabolari, testi, appunti di qualsiasi natura, telefoni o altri dispositivi mobili idonei alla memorizzazione o trasmissione dati o allo svolgimento di calcoli matematici.

Pena l'esclusione immediata dal concorso.

La prova selettiva scritta è costituita da un ulteriore quiz a risposta multipla: oltre ai quesiti già materie di esame nella fase preseletiva, verranno aggiunte domande di carattere:

  • organizzativo,
  • di ordinamento amministrativo,
  • di normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi pubblici.

Per l'accesso alla prova orale i candidati dovranno ottenere una votazione minima di 21/30.

Infine il candidato dovrà affrontare la prova selettiva orale: la prova consiste in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e le capacità professionale del candidati sulle materie trattate nella prova selettiva scritta. La prova verrà considerata superata, al raggiunto del punteggio minimo di 21/30.

Coloro che sono interessati a concorrere per uno dei posti messi a concorso, sono invitati a consultare il bando presente in Gazzetta Ufficiale, al fine di conoscere nel dettaglio i requisiti e le modalità di trasmissione della domanda.