Come ormai noto, il Partito Democratico avrebbe preparato il suo programma di riforme in vista della riapertura del cantiere per la nuova Legge di Stabilità 2020. Nell'eventualità di un accordo governativo con il Movimento 5 Stelle infatti, sono allo studio diverse proposte riguardanti Quota 100 voluta dalla Lega. Tra i punti fondamentali del programma figura anche la revisione della misura bandiera del Governo giallo-verde, che potrebbe essere rivista allo scopo di reperire le risorse necessarie da destinare ad altri provvedimenti come il blocco dell'aumento dell'Iva.

Stando a quanto affermato dal quotidiano Libero, il nuovo Governo si starebbe concentrando maggiormente sull'aspetto previdenziale e sarebbe già pronto il piano del Pd che mira a una modifica del provvedimento attraverso cui si può accedere in anticipo alla pensione a partire dai 62 anni di età anagrafica e con almeno 38 anni di contributi versati.

Abolire Quota 100 creerebbe disparità

Per il Pd e il Movimento 5 Stelle infatti, Quota 100 potrebbe creare scompensi economici per i prossimi dieci anni ed è per questo motivo che si mira a una modifica della misura nell'ambito di una prospettiva futura. Tuttavia abolire improvvisamente la misura pensionistica potrebbe creare forti disparità tra lavoratori in condizioni simili, con la conseguenza di generare l'ampliamento della categoria degli esodati.

Per questo motivo si studia uno stop della misura tra un anno. Per l'ex consigliere economico del Governo Gentiloni Marco Leonardi infatti, tutti i beneficiari dell'assegno previdenziale con Quota 100 godono di un beneficio molto consistente, pari a circa 40 mila euro. Di certo non si potrà revocare il pensionamento anticipato a tutti coloro che hanno acquisito il diritto o a chi ha stipulato i patti con l'azienda per uscire anticipatamente dal mondo dal lavoro: ciò potrebbe comportare la creazione di nuovi esodati, che si andrebbero ad aggiungere a tutti quelli che sono rimasti esclusi dalle precedenti clausole di salvaguardia.

Inoltre optare per la sospensione anticipata di Quota 100 potrebbe generare risparmi per circa quattro miliardi di euro, visto che si interverrebbe su una platea decisamente ridotta.

Si ipotizza l'innalzamento dell'età

Stando a quanto riporta Fanpage invece, si ipotizza anche una rimodulazione della misura tanto cara alla Lega: si pensa all'innalzamento dell'età dai 62 anni previsti dall'attuale normativa a 64 anni oltre a rendere vincolante l'adeguamento automatico dei requisiti alla speranza di vita, a eccezione dei lavoratori precoci e di coloro che svolgono mansioni particolarmente faticose, allargando ulteriormente la platea dei potenziali beneficiari. Al momento si tratta solo di ipotesi, anche se la più plausibili sembrerebbe quella riguardante la chiusura della sperimentazione nel 2021.