La Regione Puglia ha confermato l'ormai imminente avvio della procedura concorsuale rivolta ad un maxi processo di assunzioni di nuovi lavoratori per la professione infermieristica. Durante un summit tra amministrazione regionale e parti sociali, alla presenza di Cgil, Cisl e Uil, la Regione Puglia ha confermato che entro dicembre partirà un atteso concorso che prevede l'assunzione di 1.130 infermieri nella regione. Il concorso è probabilmente il più atteso fin da quando ad inizio 2019 le procedure di preparazione erano state avviate. Il ritardo nell'emanazione del bando riguarda soprattutto aspetti tecnici e problematiche che in regione Puglia erano emerse per altri bandi simili.

Tra l'altro sulla gara che a dicembre dovrebbe schiudere i battenti con la fuoriuscita del relativo bando, ci sono già polemiche e contestazioni con molti tra gli infermieri pugliesi fuori sede, che hanno avviato esposti alla Regione affinché vengano loro destinati una parte dei posti messi a gara.

Un concorso con molte polemiche dietro

Le istanze dei cosiddetti precari storici (quelli che lavorano da 5 anni nel settore ed hanno maturato 3 anni di assunzione, ma come precari) e degli infermieri pugliesi costretti ad anni e anni di lavoro in altre regioni, sono alla base dell'incontro con i sindacati. Ad oggi, la regione sembra orientata a strutturare il bando lasciando 500 posti ai precari che così potranno finalmente essere assunti a tempo indeterminato.

Un'importante sigla sindacale, la Fsi-Usae, è stata quella che ha chiesto all'amministrazione regionale la riserva di 500 posti per i precari. Sempre il sindacato ha allargato il campo della richiesta anche al nuovo governo nazionale la stabilizzazione del personale precario del comparto sanità. La richiesta verte su tutti i lavoratori che entro la fine del 2019, raggiungeranno i 3 anni di lavoro negli ultimi 5, come precari all'interno del comparto, in Puglia o nelle altre Regioni dello stivale.

La posizione dei sindacati

La Regione che ha in Michele Emiliano il suo governatore dal mese di giugno 2019 ha comunicato l'intenzione di portare a termine il via del concorsone entro dicembre. La riunione non ha visto presente il Governatore Emiliano, che tra l'altro ha anche la delega alla sanità della Regione Puglia, ma per l'amministrazione pubblica erano presenti il Consigliere, De Santis, il Direttore Dipartimento Salute Montanaro, il Direttore Risorse Umane della Sanità Pugliese, Campobasso e tutti i rappresentanti delle Aziende Ospedaliere Pugliesi.

Per i sindacati, oltre alla triplice ed alla Fsi-Usae, presente anche la Fials. Sul concorsone adesso ballano le percentuali dei posti da lasciare a precari e lavoratori fuori sede. Nonostante il summit, la questione non è stata risolta del tutto e dalla Fsi-Usae chiedono di allargare il concorso a tutte le graduatorie e a tutti gli elenchi della mobilità, in modo tale da garantire la copertura dei posti anche negli anni futuri, senza dover tornare a ricorrere al precariato che ha vessato il comparto da troppi anni.