Come ormai noto, il meccanismo della Quota 100 scadrà il 31 dicembre 2021: la misura elaborata dal governo Lega-M5s non verrà prorogata, come già l'Inps e l'attuale governo hanno fatto chiaramente intendere, e si inizia quindi a guardar avanti sulle possibili novità in materia previdenziale che potrebbero prenderne il posto. A margine della discussione della nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza in Senato, infatti, il viceministro del Tesoro Antonio Misiani avrebbe affermato che dopo la sperimentazione di Quota 100 si inizierà a studiare un nuovo meccanismo di uscita volto a garantire una maggiore flessibilità.
Misiani pronto al confronto con i sindacati
"Abbiamo in mente un modello di flessibilità del sistema pensionistico e ne discuteremo con le parti sociali", ha sostenuto lo stesso Misiani, che si sarebbe detto pronto ad intraprendere un nuovo confronto con i sindacati al fine di discutere i temi in materia di pensioni rimasti in sospeso. Stando alle statistiche ufficiali infatti, il sistema delle quote entrato in vigore lo scorso gennaio non ha dato, in termini di richieste, i risultati previsti dall'esecutivo gialloverde : solo 180 mila domande di prepensionamento a fronte delle 300 mila uscite preventivate. Tuttavia, il governo Conte-bis avrebbe già deciso di lasciare esaurire Quota 100 fino alla data di scadenza fissata per il 2021 per poi non provvedere al rinnovo perché "Quota 100 sta costando molto meno del previsto, le domande sono il 35% in meno delle stime", ha affermato ancora Misiani.
La fine della Quota 100 è stata annunciata anche dal Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Pasquale Tridico, che ha parlato di stime prudenti visto le minori adesioni registrate per la misura volta al pensionamento anticipato. Lo stesso economista ha affermato che chi sosteneva come il meccanismo delle quote avrebbe comportato costi per circa 15-20 miliardi di euro faceva stime tendenziose. Tuttavia, dalla misura si potrebbe risparmiare circa un miliardo di euro.
Per Misiani necessario mantenere il reddito con miglioramenti
Quanto alreddito di cittadinanza invece, Antonino Misiani ha aggiunto che si tratta di una misura utile per combattere la povertà ma che nello stesso tempo andrebbe rafforzata, che sarebbe giusto mantenere il sussidio e migliorarlo dal punto di vista del funzionamento: "L'avvento del reddito di inclusione e di quello di cittadinanza ci permette quasi di colmare il divario con la media della spesa europea in questo ambito", ha spiegato ancora.
Il viceministro dell'Economia, incaricato di illustrare la nota del Def, ha inoltre rassicurato che non ci sarà nessuna restrizione o penalizzazione per tutti coloro che pagheranno in contanti anche se è volontà dell'esecutivo giallo-rosso incentivare i pagamenti con strumenti elettronici.