Per evitare lo scalone previsto dopo la sperimentazione di quota 100, si potrebbe lasciare l'attività lavorativa a partire dai 64 anni di età anagrafica unitamente ai 39 anni di versamenti contributivi. E' il succo dell'ultima proposta lanciata dall'esperto di previdenza molto vicino alla Lega, Alberto Brambilla.
Quota 100 fino al 2021, si pensa ad un nuovo strumento di flessibilità
Si tratta di un'alternativa al meccanismo di Quota 100, la misura sbandierata dalla Lega che continuerà la sua sperimentazione fino al 2021. Come ormai noto, il nuovo esecutivo giallo-rosso non sembra intenzionato a prorogare la misura del pensionamento anticipato e si inizia già a mettere le mani avanti sulle possibili alternative per garantire la flessibilità in uscita dall'attività lavorativa.
Ipotesi che è stata confermata nei giorni scorsi anche dal viceministro dell'Economia e delle Finanze Antonio Misiani. A margine della discussione della nota di aggiornamento del Def in Senato, il viceministro infatti, ha aggiunto che nel 2021 Quota 100 terminerà la sperimentazione e con molta probabilità il Governo Conte Bis inizierà a studiare un nuovo strumento di flessibilità che sia meno costoso per le casse statali e che garantisca maggiore equità.
Brambilla propone l'uscita a 64 anni
Stando a quanto scrive il quotidiano "Il Corriere della Sera", una nuova proposta sarebbe giunta anche dall'economia leghista Alberto Brambilla. Per l'esperto di previdenza, infatti, se non si prendono provvedimenti sul tema Pensioni dopo la scadenza di Quota 100, molti lavoratori andrebbero incontro ad uno scalone di 5-6 anni.
"Sarebbe necessario predisporre un canale anticipato di uscita dal lavoro strutturale, che sia accessibile in particolare ai giovani per i quali la Legge Fornero è troppo rigida", ha affermato ancora Brambilla che avrebbe proposto un nuovo strumento che mira all'uscita con Quota 103, ovvero dopo il raggiungimento di almeno 64 anni di età unitamente ai 39 anni di contribuzione effettiva o, in alternativa, lasciare il lavoro dopo il raggiungimento dei 42 anni e 6 mesi di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica.
Tuttavia, per lo stesso Brambilla, la sua proposta avrebbe un costo inferiore rispetto a quanto richiesto dalla Quota 100 anche per il semplice fatto che, trattandosi di pensioni contributive, andrebbe restituito quanto versato. Quanto al Fondo di Previdenza complementare pubblico proposto dal Presidente dell'Inps Pasquale Tridico, invece, Brambilla si sarebbe dimostrato contrario in quanto potrebbe rivelarsi una campagna di educazione finanziaria che sensibilizza i giovani.