L’abolizione delle Pensioni anticipate con Quota 100, a meno di un anno dall’entrata in vigore, avrebbe provocato una certa “ansia” nei lavoratori che hanno fatto affidamento sulla misura introdotta in via sperimentale per un triennio e avrebbe creato gravi problemi sul piano sociale come quello degli “esodati”.
A dirlo in queste ore è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri che sostanzialmente ribadisce la linea del governo, espressa più volte anche dal premier Giuseppe Conte, sulla questione previdenziale e in particolare su Quota 100, una delle misure simbolo del precedente governo "gialloverde" che continua ad animare il dibattito politico in vista dell’esame parlamentare della legge di Bilancio 2020.
Legge di Bilancio 2020, Gualtieri garantisce su Quota 100
"Sarebbe stato sbagliato – ha detto Roberto Gualtieri parlando della Quota 100 in un’intervista a Zapping su Radio1 Rai - smontarla immediatamente creando di nuovo ansia, tensioni ed esodati". La sperimentazione della misura per tre anni verrà confermata con la manovra economica e finanziaria, poi non si sa che fine farà questa formula di pensione anticipata che consente adesso l’accesso al trattamento previdenziale a 62 anni con 38 anni di anzianità contributiva.
L’idea del titolare del Mef, così come quella dei parlamentari del Partito Democratico guidato da Nicola Zingaretti, è quella di concludere la sperimentazione ma di non rinnovare la Quota 100 dopo il 2021.
Mentre la linea del Movimento 5 stelle, delineata ieri dal capo politico Luigi Di Maio, è quella di garantire la prosecuzione della misura finché i Cinque Stelle saranno al governo.
Il ministro dell’Economia: ‘Non è una misura ottimale’
"Non è stata – ha ribadito oggi il ministro dell’Economia e delle Finanze - una misura ottimale, non ha avuto molto successo".
In effetti i numeri diffusi dall’Inps parlano di circa 190mila domande di pensionamento con la nuova soluzione previdenziale, meno rispetto a quanto originariamente previsto. Anche sul fronte occupazionale non sembrano molti, al momento, i posti di lavoro creati grazie alle uscita anticipate con questa nuova soluzione. "L'abbiamo lasciata lì – ha spiegato l’esponente del Governo - anziché smontarla di nuovo".
Ma non ci sono certezze sulla prosecuzione della misura oltre il 2020. Anzi, l’orientamento prevalente sembra andare in altra direzione. "Andrà a esaurimento", ha spiegato il ministro Gualtieri.
Ma si sa che il quadro politico e governativo potrebbe cambiare, anche vista la situazione di instabilità e divisioni nella maggioranza e quindi il futuro di Quota 100 sarà ancora tutto da scrivere.