Arrivano buone opportunità di uscita con le Pensioni anticipate garantite dalle tre formule di esodo a partire dal 1° gennaio 2020 e con accesso, in casi ben delimitati, alle pensioni a quota 100. Isopensione, contratti di espansione e assegno straordinario dei fondi di solidarietà, infatti, garantiranno dal prossimo anno uscite anticipate dai cinque ai sette anni rispetto alle pensioni di vecchiaia oppure un risparmio di cinque anni, in termini di contributi, rispetto a quelli richiesti per andare in pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di versamenti.
Una prima novità riguarda l'adeguamento delle pensioni alla speranza di vita: con la pubblicazione del decreto del 5 novembre 2019 che ha allungato il blocco dell'età delle pensioni di vecchiaia a 67 anni fino a tutto il 2022, i futuri pensionati con esodo potranno risparmiare tre mesi di lavoro rispetto alla durata massima del prepensionamento. Dunque rimarranno immutati i requisiti di uscita rispetto a quanto sarebbe stato richiesto nel caso di innalzamento dell'età di pensione.
Pensioni anticipate e quota 100: ultime novità oggi su formule di esodo con uscita dai 5 ai 7 anni prima
In secondo luogo, soltanto con l'esodo ottenuto dall'assegno straordinario dei fondi di solidarietà si potrà accedere alle pensioni anticipate con uscita a quota 100 scegliendo questa misura in alternativa ai cinque anni di anticipo massimo del fondo rispetto alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata dei soli contributi.
I cinque anni di anticipo sono ottenibili anche dai contratti di espansione mentre l'isopensione, misura risalente alla riforma delle pensioni di Elsa Fornero, prevede un massimo di sette anni. Diversa è l'entità della pensione mensile percepibile che risulta pari all'assegno maturato fino agli anni di prepensionamento per i fondi di solidarietà mentre, negli altri due casi, corrisponde alla pensione maturata al momento dell'esodo.
È differente anche il valore della contribuzione tra i tre strumenti: se nell'isopensione la contribuzione è calcolata sulla media retributiva degli ultimi 48 mesi, nell'assegno straordinario il calcolo viene effettuato sull'ultima retribuzione mensile. Differentemente, nel contratto di espansione (che permette l'uscita anticipata a 62 anni rispetto ai 67 della pensione di vecchiaia o con 37 anni e 10 mesi di contributi rispetto alla pensione anticipata) la contribuzione figurativa è, invece, calcolata sui primi due anni, quelli coperti dalla Naspi.
A partire dal 25° mese di anticipo e solo per le pensioni anticipate, il valore della contribuzione è calcolato facendo una media retributiva degli ultimi quattro anni.
Pensione anticipata, migliore formula di uscita con esodo: con fondi di solidarietà possibile accesso a quota 100
Interessante è verificare l'uscita dei lavoratori con i tre strumenti di pensione anticipata mediante esodo e con la possibilità di accesso, per chi scelga l'assegno garantito dai fondi di solidarietà, della pensione a quota 100. Prendendo in esame un lavoratore nato nel marzo del 1957, con venti anni di contributi versati, l'accesso alla pensione potrà avvenire grazie ad una delle tre formule di prepensionamento considerando che, secondo l'innalzamento dell'età richista, risparmierebbe anni di lavoro rispetto alla pensione di vecchiaia che maturerebbe solo nel luglio del 2024, all'età di 67 anni e tre mesi.
Il datore di lavoro che accetti di garantire l'esodo al lavoratore dovrà mettere a budget quattro anni e sei mesi di provvista per il fondo e per l'isopensione, comprendendo i contributi e gli emolumenti mensili, mentre per i contratti di espansione dovrà versare solo la provvista mensile, risparmiando sui contributi. Nei primi due anni dei nuovi contratti di espansione, che avranno validità dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 in formula sperimentale, il datore di lavoro dovrà essenzialmente integrare il valore della Naspi. Per il futuro pensionato, invece, l'assegno più conveniente sarà quello garantito dai fondi bilaterali, non solo perché potrà accedere alle pensioni anticipate a quota 100, ma anche per la contribuzione garantita dal momento dell'esodo fino alla decorrenza della pensione. L'emolumento mensile, inoltre, sarà più pesante rispetto alle altre due formule di esodo in quanto il mensile sarà calcolato includendo pure i contributi dell'intero periodo di prepensionamento.