Si continua a discutere sugli emendamenti alla nuova Legge di Bilancio presentati dalle varie forze politiche che hanno rallentato i lavori. L'approdo del testo in Aula, infatti, sarebbe slittato a giorno 4 o 5 dicembre per ricevere il via libera da Palazzo Madama, con il voto di fiducia del maxi emendamento dell'esecutivo giallo-rosso, entro l'8 dicembre. Sono tanti i nodi ancora da scogliere: dal superticket, alla cedolare secca e agli esodati rimasti privi di copertura previdenziale.

Stando a quanto riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, dopo tante discussioni, nella nuova manovra è stato trovato un accordo sull'alleggerimento della plastic tax e sulla stretta sulle auto aziendali.

Tuttavia, dovranno essere sciolti altri nodi fondamentali come la proroga della cedolare secca per gli affitti dei negozi, il rinnovo del bonus verde e la nona misura di salvaguardia per gli esodati. Inoltre, si parla anche del pacchetto Sud e lo stop ai superticket sanitari, senza dimenticare le assunzioni nelle Forze Armate e nelle Forze Dell'Ordine già annunciati qualche mese fa.

Leu e Pd puntano alla nona misura di salvaguardia

Come ormai noto, la delicata questione della Quota 100 è stata accantonata dopo gli emendamenti presentati da Italia Viva, che miravano ad una abolizione totale della misura. Il meccanismo del pensionamento anticipato voluto dalla Lega, infatti, rimarrà in vigore fino al termine della sperimentazione prevista per il 2021.

La partita sulla previdenza, però, non sembra affatto chiusa. I partiti di maggioranza Pd e Leu, infatti, avrebbero chiesto una nuova misura di salvaguardia per gli esodati rimasti privi di una copertura previdenziale oppure, un canale di uscita più agevole per circa 9 mila unità. Tuttavia, occorrerebbe considerare il nodo risorse visto che, attualmente appaiono molto limitate.

Sugli esodati si attende una relazione dell'Inps

Finora, sono state approvate otto misure di salvaguardia che hanno permesso a migliaia di esodati di accedere al pensionamento anche se, altri sei mila attendono ancora risposte concrete da parte del Governo. Sempre secondo quanto riporta il "Il Sole 24 Ore", infatti, l'esecutivo potrà prendere una decisione sulla base dei numeri e della loro compatibilità con le risorse a disposizione.

Tuttavia, in Commissione potrebbe arrivare a breve una relazione dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale volta a stabilire la platea dei lavoratori che potrebbero essere interessati ad una nuova misura di tutela.

Inoltre, tra i correttivi prioritari segnalati dai gruppi parlamentari, anche quelli riguardanti la cedolare secca per gli affitti dei negozi per la quale si prevede una proroga fino al 2020 e l'eliminazione del cosiddetto sconto in fattura per le detrazioni dell'ecobonus e del sismabonus, oltre alla proroga del bonus verde che prevede l'agevolazione Irpef per la sistemazione dei giardini e degli impianti di irrigazione dei condomini.