Non c’è nessun automatismo tra le Pensioni anticipate con la Quota 100 e la creazione di nuovi posti di lavoro. A sostenerlo, a margine del Welfare Italia Forum 2019, è Stefano Scarpetta, direttore per l'impiego, il lavoro e gli affari sociali dell'Ocse. La pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi "è una misura temporanea, ma – ha detto Scarpetta parlando con i cronisti - bisogna lavorare ad una flessibilità in uscita”.
Quota 100, secondo l’Ocse i nuovi pensionamenti non creano posti di lavoro
Di nuovi strumenti previdenziali che rendano più flessibile l’uscita anticipata dal lavoro per superare le rigidità e le penalizzazioni della legge Fornero si parla ormai da anni, infatti sono diverse le misure che, seppur in via sperimentale, vanno in questa direzione.
Oltre alla Quota 100, anche Ape social e Opzione donna che saranno confermate dalla legge di Bilancio 2020 attualmente al vaglio del Parlamento. Non ci sarà spazio, invece, per la Quota 41 tanto attesa dai lavoratori precoci su cui il precedente governo gialloverde aveva alimentato tante speranze. Le uscite anticipate, però, diversamente dalle previsioni dei governi che si sono succeduti in questi anni, non sta creando nuove opportunità di lavoro ai giovani.
Pensioni: verso la conferma di Quota 100, Ape social e Opzione donna
Ad ammettere l’insuccesso della misura già chiesta da circa 200mila persone e liquidata a 130mila secondo i dati dell’Inps, da questo punto di vista, è stato nelle scorse settimane lo stesso premier Giuseppe Conte.
C’è chi invece continua a pensarla diversamente come per esempio il leader leghista Matteo Salvini che difende a spada tratta la Quota 100 dagli attacchi di Italia Viva, il nuovo movimento politico fondato da Matteo Renzi dopo la scissione del Partito democratico guidato da Nicola Zingaretti. “In Italia e nel resto del mondo – ha detto il direttore per l'impiego, il lavoro e gli affari sociali dell'Ocse quest’idea che se si mandano le persone in pensione prima si creano posti di lavoro per i giovani non ha mai funzionato.
Non è – ha sottolineato a margine del Welfare Italia Forum 2019 - così semplice purtroppo".
Ocse: pensioni basse, questione giovani è bomba pronta a esplodere
Scarpetta ha parlato anche del futuro previdenziale dei giovani, secondo l’esperto ci sarà un “problema drammatico – ha sottolineato - di adeguatezza delle pensioni” perché chi ha iniziato a versare i contributi in questi anni probabilmente avrà delle carriere discontinue determinate da lavori precari, una situazione certamente molto penalizzante in un sistema previdenziale contributivo che lega le pensioni all’anzianità contributiva e dunque ai contributi effettivamente versati.