Dopo un meeting di oltre 3 ore sul tema Coronavirus, il Consiglio dei ministri ha deciso di anticipare i tempi approvando un unico decreto legge contenente le misure per la giustizia e la sanità. Più in particolare proprio per rafforzare il personale che lavora negli ospedali, si è deciso di procedere ad un'assunzione straordinaria di 20 mila sanitari: medici, infermieri, OSS e altri operatori che ogni giorno stanno lavorando in prima linea per contrastare l'epidemia del Covid-19. Vediamo quindi nel dettaglio cosa prevede il decreto legge.
Selezioni pubbliche straordinarie per 20 mila nuovi infermieri, medici e OSS
Il Governo adotterà varie modalità di reclutamento per arruolare queste nuove unità nel comparto sanitario. In particolare viene innanzitutto prevista la possibilità di procedere con conferimenti di incarico straordinario di lavoro autonomo. In questo senso non è previsto l'espletamento di selezioni pubbliche, oggi non troppo sicure, ma si procederà alla stipula immediata di contratti a tempo determinato di sei mesi senza dunque avvalersi di concorsi. A tal proposito sarà necessario procedere alla rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle Usl e degli enti dell’SSN.
Verranno poi utilizzate le graduatorie ancora vigenti per attingere all'immissione di altre forze lavoro, fra coloro che sono risultati idonei ma non vincitori di concorsi precedentemente espletati.
Si procederà inoltre ad altre assunzioni dirette attraverso messa in servizio di laureati abilitati anche se non specializzandi secondo le norme specificate nel decreto stesso. I medici specializzandi saranno destinati allo svolgimento di specifiche funzioni. Vi sarà anche un ritorno in corsia di medici pensionati e infermieri.
Previsto anche l’incremento delle ore della specialistica ambulatoriale.
Altre misure stabilite per combattere il Coronavirus
Per potenziare i reparti di terapia intensiva sono previsti 5mila nuovi impianti di ventilazione assistita, che saranno acquistati dalla Protezione civile attraverso la Consip con procedure rapide e semplificate.
I posti letto per la terapia intensiva potrebbero diventare 7.500 e dovrebbero essere raddoppiati i posti letto per le malattie infettive e la pneumologia. Dunque ci sarà non solo un'incremento delle risorse umane ma anche di quelle strumentali. Per assicurare "a produzione e la fornitura di mascherine" visto che ad oggi non sono sono abbastanza, Invitalia "è autorizzata a erogare finanziamenti attraverso contributi a fondo perduto alle aziende produttrici di tali dispositivi" per una spesa complessiva di 50 milioni di euro.