Pagamenti anticipati per le Pensioni Inps di aprile a partire da giovedì 26 marzo e secondo un calendario alfabetico. Come anticipato nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, ha firmato un'ordinanza che dispone il pagamento degli assegni in anticipo e in maniera scaglionata, in modo da ridurre il più possibile le prevedibili code di pensionati agli sportelli con conseguente rischio di contagio da Coronavirus sia per gli anziani che per i lavoratori di Poste Italiane. Analoga misura è stata prevista per le pensioni di maggio e giugno.

Rimane comunque forte l’allarme in quanto saranno molti gli over 65 che dovranno recarsi di persona negli uffici postali, rischiando di vanificare le restrizioni imposte dagli ultimi decreti in merito ai contatti interpersonali.

Pagamenti anticipati delle pensioni Inps: il calendario alfabetico per il ritiro

Il pagamento delle pensioni Inps del mese di aprile, così come altri trattamenti erogati quali le indennità di accompagnamento per gli invalidi civili, sarà disponibile immediatamente a partire dal 26 marzo, per tutti i beneficiari che dispongono di un accredito su conto corrente bancario o postale. Poste Italiane ha infatti reso noto che i titolari delle carte Postamat, Postepay Evolution o Carta Libretto, potranno prelevare i contanti da uno degli oltre 7.000 Atm Postamat dislocati su territorio, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Tutti gli altri, potranno accedere agli sportelli delle Poste per il ritiro secondo il seguente calendario alfabetico per cognome:

  • Lettere da A a B giovedì 26 marzo;
  • Lettere da C a D venerdì 27 marzo;
  • Lettere da E a K sabato 28 marzo;
  • Lettere da L a O lunedì 30 marzo:
  • Lettere da P a R martedì 31 marzo;
  • Lettere da S a Z mercoledì 1° aprile;

Un analogo calendario sarà stilato per le pensioni di maggio (dal 27 al 30 aprile) e di giugno (dal 26 al 30 maggio).

Da 10 a 13 milioni i pensionati che si recheranno alle Poste nei prossimi giorni

I pensionati interessati dall’anticipo del pagamento degli assegni sono in totale 16 milioni, solo il 20 per cento dei quali dispone di un carta elettronica. Si calcola, quindi, che potrebbero essere dai 10 ai 13 milioni gli utenti che si riverseranno nei prossimi giorni negli uffici postali e, per quanto ci si possa attenere alle disposizioni anti-contagio dei decreti del presidente del Consiglio (mascherine e almeno un metro di distanza tra le persone), il rischio di contagio è elevato.

Una soluzione per evitare questo rischio, sollecitata da esperti e riportata dal quotidiano La Stampa, sarebbe quella di mettere in cantiere un piano straordinario per fornire di carta i pensionati che ne sono sprovvisti, cosa difficilmente realizzabile nei due giorni che mancano al pagamento delle pensioni di aprile, ma che si potrebbe pensare di mettere in campo per il prossimo pagamento del mese di maggio.